Musei statali, piu’ visite e introiti. Bene le domeniche gratis

Musei statali, piu’ visite e introiti. Bene le domeniche gratis
8 gennaio 2015

Museo di Palazzo Ducale di Mantova

Nel 2014, rispetto al 2013, nei musei statali italiani aumentano visitatori, introiti e ingressi gratuiti. Secondo i dati forniti oggi in una conferenza stampa alla Stampa estera dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini nel 2014 i visitatori sono stati oltre 40,2 milioni (+6,2% rispetto al 2013, che corrisponde a +2,3 milioni di visitatori); gli introiti sono stati 134,8 milioni di euro (+7% sul 2013, che corrisponde a +8,7 milioni di euro); gli ingressi gratuiti sono stati circa 21,3 milioni (+5% rispetto al 2013, che corrisponde a +987.067 visitatori). In particolare l’introduzione delle nuove tariffe nei musei dello Stato il 1° luglio ha accelerato fortemente la tendenza positiva all’aumento dei visitatori registrata nel 2014: solo nel secondo semestre 2014 infatti il numero dei visitatori nei luoghi della cultura statali e’ aumentato di circa 1,3 milioni (+6,4%), l’aumento degli ingressi gratuiti e’ stato di 350.000 unita’ (+ 3,6%), ma e’ nella crescita degli introiti che si registra il dato piu’ rilevante, con un aumento di circa 6,3 milioni di euro (+9%). Inoltre nelle sei edizioni della “Domenica al museo” del 2014 piu’ di un milione e mezzo di persone hanno avuto modo di visitare gratuitamente i musei statali e i visitatori che hanno usufruito della gratuita’ nella prima domenica di dicembre sono stati del 40% superiori a quelli della prima domenica di luglio (+120.967 visitatori). In termini di visitatori i primi 30 luoghi statali della cultura italiani pesano per circa la meta’ del totale. Stabili nelle prime tre posizioni il Colosseo (oltre 6 milioni di presenze), Pompei (circa 2 milioni e mezzo) e gli Uffizi (leggermente sotto i 2 milioni).

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Tra le curiosita’ del 2014, l’exploit del Museo di Palazzo Ducale di Mantova (foto), che ha segnato un +26,3% di visitatori grazie soprattutto alle riaperture di parte delle sale al termine dei lavori di restauro eseguiti in seguito ai danni del sisma del 2012; le performance del Museo Nazionale Romano e di quello che da dicembre e’ il Polo Reale di Torino, che passa dal 20° al 19° posto, con rispettivamente un +21,6% e un +21%; i risultati degli scavi di Ostia antica, che passa dal 17° al 16° posto, e del Museo Nazionale Archeologico di Napoli, che se registrano una crescita del pubblico rispettivamente del 13% e del 13,3% conoscono pero’ un aumento rispettivamente del 23,2% e del 27,5% dei visitatori paganti. Crescita a due cifre infine anche per il circuito museale di Firenze e Villa Adriana a Tivoli, che passa dal 28° al 26° posto, con un incremento di pubblico rispettivamente del 15,8% e dell’11,9%. Il museo archeologico di Venezia, infine, scala una posizione passando dal 24° al 23° posto in classifica. Ma sono numerosi i siti diffusi in tutto il territorio nazionale in cui si registrano notevoli incrementi di pubblico: dal circuito museale di Arezzo (+201,3%) al museo lapidario estense di Modena (+1.032%), dall’abbazia di Casamari nel frosinate (+33,1%) a Villa d’Este a Tivoli (+15,9%), dai giardini delle scuderie reali e Pagliere a Firenze (+17,3%) alla Rocca di Gradara nelle Marche dove la passione, immortalata nel V canto dell’Inferno di Dante Alighieri, colse Paolo Malatesta e Francesca da Polenta (+18%), da Palazzo Reale di Napoli (+27%) a Castel Sant’Elmo sempre a Napoli (+39%), dal Museo di san Martino di Napoli (+28%) a Villa Pisani a Stra (+22%), dal Castello di Racconigi (+18,6%) al Castello di Aglie’ (+17%), dal Teatro Farnese di Parma (+16%) al Castello di Torrechiara a Laghirano (+25%), dal Mausoleo di Teodorico a Ravenna (+16,6%) al Palazzo Farnese di Caprarola (+14%), dall’Anfiteatro romano di Santa Maria Capua a Vetere (+15%) alla Pinacoteca Nazionale di Bologna (+35%), dalla Galleria Spada di Roma (+26,7%) al Museo Nazionale delle residenze napoleoniche di Portoferraio (+186,2%) nel bicentenario dell’esilio all’Elba dell’Imperatore di Francia, dal museo archeologico cerite di Cerveteri (+70,5%) alla pinacoteca nazionale di Ferrara (+20,5%), dalla Tomba di Virgilio a Napoli (+26%) al Palazzo Ducale di Sassuolo (+34,3%), dal Museo nazionale etrusco alla Rocca di Albornoz di Viterbo (+61,9%) al Palazzo di Teodorico di Ravenna (+26,62%), dal Museo archeologico nazionale concordiese di Portogruaro (+40%) a Palazzo Altieri di Oriolo Romano (+111%), mentre in Umbria il museo archeologico di Spoleto registra un buon +20,5%. Infine in Sardegna a Sassari il museo nazionale archeologico etnografico “Giovanni Antonio Sanna” cresce del +23%.

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Importante nel 2014 la crescita dei visitatori nelle regioni del Sud, dove a un +108,2% di crescita in Calabria, dovuto essenzialmente alla riapertura del Museo Nazionale Archeologico di Reggio Calabria e dei suoi Bronzi di Riace con un aumento del +1.601% di pubblico, si affiancano incrementi a due cifre in Sardegna e Basilicata, dove il pubblico e’ aumentato rispettivamente del 28,5% e del 14,3% grazie ai buoni risultati del Museo Nazionale Archeologico di Cagliari, che ha visto un aumento del 120% di ingressi, e dell’area archeologica di Tharros a Cabras, con una crescita del +77%, in Sardegna e del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna di Matera, dove gli ingressi aumentano del +47%, e del parco archeologico di Metaponto, +26%, in Basilicata. Sempre al Sud, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto fa registrare una crescita di pubblico del +87,4%. Importante in termini assoluti anche il risultato della Campania, che nel 2014 ha visto oltre 500.000 visitatori in piu’ affollare i propri musei, pari a un incremento dell’8,4%. Una performance che porta quest’ultima regione a un soffio dal secondo posto tra le regioni con il maggior numero di visitatori nei musei statali: dietro il Lazio, campione indiscusso con quasi 18.390.000 ingressi, rimane infatti ancora la Toscana con soli 16.000 visitatori in piu’ rispetto alla Campania: 6.546.762 contro 6.530.855.

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