Milano, 18 ago. (askanews) - Intorno alle 10.30 di questa mattina due attivisti per il clima del gruppo "Ultima generazione" si sono incollati alla base della statua di Laocoonte esposta nei Musei Vaticani di Roma, per lanciare ancora una volta l'allarme sull'emergenza climatica e sui rischi che comporta per l'umanità intera". "Dopo pochi minuti dall'inizio dell'azione - hanno spiegato in una nota gli ecologisti - l'intera sezione del museo è stato evacuata e alle persone presenti in supporto agli attivisti è stato sequestrato il cellulare, unico strumento che può garantire che il processo si svolga in totale sicurezza". "Come Laocoonte, scienziati e attivisti sono i testimoni che cercano di avvertire chi li circonda sulle conseguenze che le azioni di oggi avranno sul futuro. Come Laocoonte, scienziati e attivisti non vengono ascoltati o, peggio, vengono messi a tacere dalla politica, più interessata a difendere i privilegi di una minoranza che a provvedere al bene della collettività" si legge in un comunicato diffuso da "Ultima Generazione", in cui si sottolinea "con il collasso sociale alle porte, il mondo della politica ha avviato una campagna elettorale nella quale l`ambiente appare come un fantasma, solo sulla base delle sollecitazioni provenienti dal mondo scientifico, e la transizione ecologica è una parola priva di significato concreto". "Le nostre richieste sono due, sono semplici e permetterebbero di fare un primo passo per contrastare il cambiamento climatico: interrompere immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse e cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale; procedere a un incremento di energia solare ed eolica di almeno 20GW nell`anno corrente e creare migliaia di nuovi posti di lavoro nell`energia rinnovabile, aiutando gli operai dell'industria fossile a trovare impiego in mansioni più sostenibili" continuato gli attivisti per il clima, sottolineando che "non ci fermeremo finché il governo non le prenderà in considerazione".