“Questo è un tour dallo spirito molto rock and roll – ha spiegato Gazzè parlando con l’AGI prima del concerto – e quindi quasi uno di quelli che quasi richiede il portare gli strumenti in giro con un furgone. A Parigi, Barcellona e Madrid è stato già un bel successo e mi ha stupito la buona quantità di spettatori autoctoni, non erano tutti italiani”. Un tour per il quale, ha proseguito Gazzè, “è molto importante il passaparola, io credo molto in questo strumento, nonostante si viva nell’era di Internet è ancora importantissimo”. Poi, appunto, la gioia di suonare a Londra: “Sono cresciuto con la musica inglese – ha aggiunto – e non dimentichiamo che siamo nel quarantesimo anniversario della vera e propria nascita, con i Sex Pistols, del genere punk, che in Italia è stato capito fino a un certo punto ma che qui a Londra era un’ideologia ben precisa. Suonare nel Regno Unito, culla della cultura musicale, per me è importantissimo”. Infine, il suo ultimo lavoro, quel ‘Maximilian’ che era stato progettato come alter ego per un disco sperimentale che mischiasse musica sinfonica e musica elettronica. “Ma alla fine ho preferito non perdere l’entusiasmo per quello che già facevo”. E a Londra centinaia di persone la scorsa notte hanno mostrato tutto il loro apprezzamento per questo ‘filone classico’ di uno dei più bravi cantautori italiani.