Il cantautore guineano Mory Kanté, noto negli anni Ottanta anche in Europa per la canzone “Yéké yéké”, è scomparso all’età di 70 anni in seguito ad una grave malattia ed era da tempo ricoverato in un ospedale di Conakry. Mory Kanté, aveva contribuito a far conoscere nel mondo la musica africana e guineana in particolare. Nato nel 1951 a Kissidougou, in Guinea, a 15 anni Kanté si trasferì a Bamako e nella capitale maliana si unì al gruppo all’epoca più famoso del paese, la Rail Band.
Per sette anni restò con loro fino a quando la rivalità con il maestro orchestratore della band, Salif Keita, lo costrinse ad abbandonarli per unirsi prima ai Les Ambassadeurs e poi, arrivato in Costa d’Avorio, per guidare un’orchestra di 35 elementi chiamata Les Milieus Branches. La popolarissima hit Yeke Yeke è stata lanciata nel 1987. E proprio a quel brano, che portava elementi etnici nel mezzo dell’accelerazione elettronica tipica della musica negli anni Ottanta, viene fatto riferimento quando si parla della nascita della world music. Non a caso per tutti Kantè era “il griot elettrico”. Il figlio Balla Kanté ha riferito che l’artista “soffriva di malattie croniche e spesso andava in Francia per le cure, ma non è stato più possibile a causa del coronavirus”.