Cinquantadue concerti – tutti esauriti – per oltre 8.000. Nulla di strano se gli spettacoli si fossero svolti in qualche centro cittadino. Ma è un evento clamoroso se si considera invece che il teatro si trova a 2.600 metri d’altezza all’interno di un ghiacciaio. È accaduto al Passo del Tonale, all’interno di un immenso igloo da 200 posti realizzato dall’artista americano Tim Linhart e dai volontari della Val di Sole e del comprensorio Pontedilegno -Tonale. Si è trattato dell’Ice Music Festival, una kermesse che per tutto l’inverno ha portato artisti di fama internazionale a esibirsi con diversi generi musicali all’interno dell’igloo e a sfidare sé stessi con strumenti musicali rigorosamente di ghiaccio.
Se per gli spettatori è stata un’esperienza unica in tutto il mondo, per i musicisti una vera sfida; per i territori montani che hanno ospitato il Festival – ha spiegato Fabio Sacco, direttore Apt Val di Sole – si è trattato anche di un utile strumento per consolidare l’offerta turistica e vincere la concorrenza. Più in generale a guadagnare dall’Ice Music Festival è l’intero sistema trentino che alle vacanze invernali deve buona parte del proprio Pil. E, come sottolinea Roberto Failoni assessore al turismo della Provincia Autonoma di Trento, la felice unione registrata tra sport ed eventi culturali è senza dubbio un buon asset su cui puntare anche per il futuro. L’ufficialità della seconda edizione ancora manca. Realizzare decine di concerti in un teatro di ghiaccio, con strumenti di ghiaccio, e coinvolgere decine di artisti ad accettare la sfida non è cosa da poco. Ma gli organizzatori hanno pochi dubbi: per Michele Bertlini, consigliere delegato Consorzio Pontedilegno-Tonale il successo di quest’anno è una chiara indicazione per il futuro.