Il mito di Orfeo ed Euridice, riletto in chiave contemporanea dal grande regista e coreografo Frédéric Flamand, andrà in scena al Teatro Massimo di Palermo dal 20 al 27 febbraio prossimi. Il mito dello sguardo, del desiderio, dell’ambiguità, della vita e della morte, è il protagonista dell’ “Orphée et Eurydice” di Gluck, nella versione di Hector Berlioz, in uno spettacolo dal forte impianto coreografico ambientato in una periferia metropolitana dominata dai toni del bianco, del grigio, del verde e dell’azzurro grazie al contributo dell’artista fiammingo di fama internazionale Hans Op de Beeck, che firma le scene, le immagini e i costumi. Sul podio Giuseppe Grazioli, maestro del coro Piero Monti.
Lo spettacolo, che ha debuttato in Francia nel 2012 (all’Opéra Theatre di Saint-Etienne), vede il ritorno sulla scena del Teatro Massimo di Marianna Pizzolato, palermitana e beniamina del pubblico cittadino, che subentra nel ruolo di Orfeo a Varduhi Abrahamyan, così come Lucia Cirillo subentra nello stesso ruolo a Chiara Amarù nel secondo cast. Ma c’è un altro importante “ritorno a casa”: quello della siciliana (di Modica, ma sin da giovanissima a Parigi) Valentina Pace, prima ballerina del Ballet National de Marseille, qui ballerina solista. La prima il 20 febbraio alle 20.30. “Dopo l’apertura con Gisela! di Henze per la regia di Emma Dante – dice il sovrintendente Francesco Giambrone – la stagione continua nel segno dell’attenzione ai linguaggi del contemporaneo. L’Orfeo ed Euridice di Gluck, con Flamand, è uno spettacolo di respiro internazionale figlio di un grande lavoro sulla fisicità del corpo e sull’immagine”.