“Apertura del teatro per tutto l’anno per circa 300.000 visitatori – ha aggiunto Giambrone – che portano un guadagno di più di 300 mila euro. E ancora innovazione nei linguaggi della scena, ma anche nei rapporti con il pubblico. Le produzioni diventano coproduzioni, cosa doverosa in questo tempo di crisi. E, infine, creare una rete che metta il teatro in comunicazione non solo con la città, ma con tutto il paese”. Il direttore artistico Oscar Pizzo ha illustrato la stagione e ha ventilato la possibilità concreta che il teatro collabori con Amburgo, Bologna, Buenos Aires e Valencia. In marzo è prevista la ripresa de “La fille du régiment” di Donizetti con lo stesso cast dello scorso anno, in occasione della tournée alla Royal Opera in Oman. Una prima assoluta sarà “Il Caravaggio rubato” di Giovanni Sollima su libretto di Attilio Bolzoni e immagini di Letizia Battaglia. Ritorno ai grandi classici con “Lucia di Lammermoor” con Elena Mosuc e sul podio Riccardo Frizza, e “Madama Butterfly” di Puccini con Hui He nel ruolo di Cio-Cio-San, e la sempre amata “Carmen” di Bizet, coprodotta con Barcellona, Torino e Venezia. Nuovo allestimento è “Le streghe di venezia”, testo di Vincenzo Cerami e musiche di Philip Glass. E poi la danza: “Cinderella” di Handel, “Soirée Roland Petit con Eleonora Abbagnato e “Lo Schiaccianoci” di Cajkovskij, come sempre nel periodo natalizio.