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Musk sfida i dipendenti pubblici: “Dimostrate il vostro lavoro o addio”

Elon Musk, noto per il suo approccio non convenzionale e spesso controverso, ha recentemente attirato l’attenzione per una nuova iniziativa nel suo ruolo a capo del dipartimento per l’efficienza del governo (Doge). Musk ha inviato un’email a centinaia di migliaia di dipendenti pubblici federali chiedendo loro di documentare il lavoro svolto nell’ultima settimana entro lunedì sera alle 23:59. L’email, dal soggetto “Cosa hai fatto la scorsa settimana?“, richiedeva ai dipendenti di rispondere all’Ufficio del personale, copiando anche i propri manager. Musk ha chiarito che la mancata risposta sarebbe stata considerata come una dimissione volontaria.

Questa mossa è stata interpretata come una minaccia di licenziamento, suscitando critiche da parte del principale sindacato dei dipendenti pubblici federali, l’AFGE. L’iniziativa ha coinvolto dipendenti di agenzie cruciali come l’FBI, il Dipartimento di Stato, l’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e l’Agenzia per la Salute Pubblica, il cui lavoro è essenziale per il funzionamento dell’amministrazione pubblica.

In risposta, alcuni alti funzionari hanno istruito i propri dipendenti a non rispondere all’email. Tra questi, il nuovo direttore dell’FBI, Kash Patel, che ha esortato i dipendenti dell’agenzia a “sospendere qualsiasi risposta” e ha chiarito che l’FBI valuterà il lavoro svolto secondo le proprie procedure interne.

Questa situazione evidenzia le tensioni tra l’approccio di Musk, volto a ridurre le spese e aumentare l’efficienza, e le necessità operative delle agenzie federali, che spesso richiedono flessibilità e considerazione per la complessità del loro lavoro. La reazione dei dipendenti e dei loro rappresentanti suggerisce che l’iniziativa di Musk potrebbe incontrare resistenze significative, soprattutto in contesti dove la burocrazia e i processi istituzionali sono profondamente radicati.

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Redazione