Musumeci: “Momento difficile per la Regione Siciliana. Subito esercizio provvisorio”
Il neo governatore lancia messaggio a Fi con cui ci sono tensioni sulla composizione della Giunta
“E’ un momento difficile per la Regione, dobbiamo dare il massimo. Ieri pomeriggio abbiamo avuto con Crocetta un confronto vero sulle cose fatte e da fare, soprattutto sul fronte finanziario che e’ quello piu’ vulnerabile, da cui discendono tutte le altre scelte. La situazione e’ difficile, pero’ noi politici abbiamo il dovere di essere portatori di speranza”. Nello Musumeci ha già il timone della ‘nave Sicilia’ con la quale dovrà affrontare un viaggio non certo senza tempeste. Il neo presidente della Regione siciliana oggi ha effettuato lo scambio di consegne molto informale con Rosario Crocetta, a Palazzo d’Orleans. Ed è proprio sul fronte finanziario su cui farà la prima mossa. “Conosciamo la situazione finanziaria che e’ difficile, sara’ necessario l’esercizio provvisorio, credo per un paio di mesi – ha annunciato Musumeci dopo l’insediamento a Palazzo d’Orleans, seguito alla proclamazione in Corte d’appello -. I tempi sono davvero ristretti e mi auguro che l’Assemblea regionale possa insediarsi al piu’ presto per procedere e fissare la data di convocazione: attendiamo che l’ultimo dei 70 deputati sia stato proclamato dagli uffici competenti. Questa fase quindi dipende non dall’organo politico, ma da quello giudiziario”. Musumeci ha fatto sapere di aver incontrato il Ragioniere generale con il quale insieme con il professore Armao e al direttore dei fondi comunitari “abbiamo fatto il punto”. “Inutile dire che la condizione finanziaria dell’ente Regione e’ assai grave – ha ribadito – ma abbiamo il dovere di programmare le prime essenziali iniziative. Noi non abbiamo ancora un bilancio, ne’ un documento di programmazione economica e finanziaria”.[irp]
Il neo presidente della Regione siciliana ha evidenziato che “vorrei essere il presidente tutti, impegnato a convertire gli scettici e i fiduciosi, ma serve l’impegno di tutti all’Ars, perche’ questa sfida non si vince da soli, ma tutti devono sentirsi protagonisti e nessuno e’ spettatore”, lanciando un messaggio ai suoi alleati, soprattutto a Forza Italia, con cui ci sono maggiori tensioni anche sulla composizione della Giunta, e facendo trasparire l’intenzione di dialogare con le opposizioni a fronte di una maggioranza che resta risicata: 36 deputati su 70. Una precisazione l’ha fatta in merito alla nuovo giunta di governo per la quale i cantieri sono aperti e non senza tensioni. “Leggo sui giornali di toto assessori, di toto dirigenti, vi assicuro che non c’e’ nulla di vero di quello che si dice in giro. Lo stile e’ quello di non parlare e di lasciare il presidente lavorare con assoluto silenzio e quando avremo definito il quadro saro’ io stesso a chiamare i colleghi giornalisti e a informarli”. Il rapporto con la stampa “sono certo ci consentira’ di avere – ha proseguito Musumeci – una collaborazione nei prossimi cinque anni e sono convinto che la vostra lealta’, etica e deontologia ci permettera’ un rapporto con i siciliani improntato sull’ottimismo”. Musumeci ha ringraziato Crocetta per la “lealta’ istituzionale dimostrata anche con questo passaggio di consegne. Il mio giudizio su di lui e’ noto, l’ho manifestato piu’ volte, ma tutti devono continuare a contribuire per il bene della Sicilia. E’ stato un leale oppositore. Ho sempre detestato cortigiani e cospiratori e ho sempre creduto che i rapporti devono essere improntati a spirito di lealta’”.[irp]
Il neo presidente ha ricordato che “e’ bassa la fiducia nella Regione e dobbiamo ricostruirla”. Ha salutato tra i presenti il presidente dell’Anci Sicilia Leoluca Orlando: “E’ proprio ai sindaci che voglio rivolgere un saluto perche’ rimangono un primo presidio; con i sindaci dobbiamo confrontarci sulle cose che devono essere fatte”. Ha poi ringraziato i dirigenti regionali: “Con loro avro’ un incontro ravvicinato perche’ legato alle cose da fare e fatte”. Parole pronunciate nella sala dedicata a Giuseppe Alessi, “padre fondatore della Regione” sul cui solco intende continuare. Un’affollata Sala Alessi e tra i presenti i big della maggioranza, come Saverio Romano, leader di Cantiere popolare, l’autonomista Roberto Di Mauro, i forzisti Marco Falcone e Vincenzo Gibiino, l’Udc Vincenzo Figuccia e tanti dirigenti della Regione. Presente anche l’ex procuratore capo di Palermo oggi commissario a Castelvetrano, Francesco Messineo. “Vedo presenti dirigenti generali, sindaci delle citta’ capoluogo, deputati e assessori gia’ designati, alcuni miei familiari e tanti cittadini che mi hanno sostenuto in questa lunga, difficile, faticosa campagna elettorale: e’ una giornata che segna una tappa importante della mia vita di uomo, padre, nonno, politico: la Sicilia ha il diritto di tornare a sperare”. Da oggi “inizia la sfida piu’ esaltante: sono contento che ci sia mio figlio Salvo e la mia nipotina, Giorgio e’ a Roma e Peppe ci segue dall’alto”.
ORLANDO “Il Presidente Musumeci ha mostrato nel suo discorso di insediamento una grande attenzione per la realtà degli Enti Locali siciliani, che costituiscono la linea di contatto quotidiano fra lo Stato e i cittadini. A quegli Enti locali e ai sindaci che li guidano, in questi anni vittime di una politica regionale che ne ha minato la capacità di intervento e la possibilità di fornire servizi alla collettività, ha detto di voler mostrare concreti segni di cambiamento e discontinuità, a partire da un rinnovato e ritrovato dialogo istituzionale. Nell’augurargli buon lavoro non posso che auspicare che tale impegno si concretizzi presto permettendo alla Regione e ai Comuni di lavorare in sinergia per le nostre comunità”. Lo ha detto Leoluca Orlando, dopo aver incontrato oggi il neo Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.[irp]