Con My Fair Lady al Massimo un pizzico della Londra ‘900

My Fair Lady -®Franco Lannino
26 novembre 2019

Da oggi 26 novembre sino al 3 dicembre arrivano al Teatro Massimo le avventure della piccola fioraia Eliza Doolittle e del Professor Higgins, protagonisti del musical My Fair Lady, la celebre versione in musica del Pigmalione di Bernard Shaw, di Alan Jay Lerner e Frederick Loewe. A dirigere le accattivanti musiche rese celebri dal film con Audrey Hepburn e Rex Harrison il direttore inglese Wayne Marshall per la regia di Paul Curran. L’allestimento, in coproduzione con il Teatro San Carlo di Napoli, vede le scene di Gary Mc Cann e i costumi di Giusi Giustino, con le coreografie di Kyle Lang e le luci di David Martin Jacques. Il grande musical torna così con un allestimento sontuoso al Teatro Massimo dopo una lunga assenza, e dopo che il mese di ottobre lo ha visto concentrato in due allestimenti – la prima mondiale dell’opera di Einaudi, A winter journey, dedicata alla difficile esistenza degli immigrati e di coloro che in patria ne attendono notizia e la messa in scena di e che ripercorre (Il Paradiso e la Peri), il capolavoro di Robert Schumann basato sulla traduzione tedesca del poema di Thomas Moore Lalla Rookh, che racconta dei viaggi della Peri alla ricerca del tesoro più grande sulla Terra, per poter essere di nuovo ammessa in Paradiso, da cui era stata esclusa.

Due messe in scana che hanno segnato positivamente la linea del Massimo verso l’esplorazione di allestimenti contemporanei e nuovi. Con l’allestimento di My Fair Lady si torna alla tradizione, ma di stampo inglese. Questa almeno l’idea di Paul Curran che farà muovere i personaggi nelle scene che richiamano località tipicamente londinesi disegnate da Gary Mc Cann: il mercato di fiori di Covent Garden, la corsa dei cavalli di Ascot, soprattutto lo studio del professor Higgins, interamente rivestito di libri. In scena al Teatro Massimo vi sarà un cast di attori e cantanti inglesi provenienti dai teatri del West End londinese, la mecca europea del musical: nei panni di Eliza Doolittle, la semplice fioraia di strada che vuole elevarsi socialmente migliorando il proprio modo di parlare, vi sarà Nancy Sullivan.

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Il professor Higgins, lo scorbutico e misogino professore di fonetica che con i suoi insegnamenti renderà possibile la metamorfosi di Eliza, è interpretato da Robert Hands, Il paziente colonnello Pickering è interpretato da John Conroy, il padre di Eliza, Alfred P. Doolittle, definito da Higgins “il più originale moralista d’Inghilterra”, da Martyn Ellis. A corteggiare romanticamente Eliza sarà il giovane Freddy Eynsford-Hill interpretato da Rhys Whitfield. Nei ruoli delle due nobildonne Mrs. Higgins e Mrs. Eynsford-Hill vi saranno le attrici Julie Legrand e Gillian Bevan, mentre la governante Mrs. Pearce è interpretata da Rosemary Ashe. Completano il cast Andy Brady (Jamie) Graham Mackay-Bruce (Harry) e i compoenenti dell’nsemble: Helen Colby, Myke Cotton, Jade Davies, Nicholas Duncan, Olivia Holland-Rose, James Hume, Fiona O’Carroll, Brad Veitch. Orchestra, Coro e Corpo di ballo del Teatro Massimo, maestro del Coro Ciro Visco.

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