Myss Keta: con “.” esplora ingiustizie e contraddizioni della modernità
Myss Keta torna con un nuovo album, un’opera dal titolo enigmatico: “.”, un punto. Il disco, disponibile dal 17 gennaio su tutte le piattaforme digitali e nei formati fisici, rappresenta una tappa fondamentale nel percorso artistico della rapper mascherata. Undici tracce (più due bonus track) che spaziano tra sonorità innovative e testi incisivi, esplorando le ingiustizie e le complessità della vita contemporanea.
Un punto che segna una svolta
“Il punto è un segno infinitesimale, ma racchiude una forza che nessun altro segno possiede. Dopo un punto inizia sempre qualcosa di nuovo – spiega Myss Keta -. Con questo album ho voluto mettere un punto, essenziale e definitivo. È la fine di un discorso e, allo stesso tempo, un nuovo inizio”. L’album è frutto di una lunga ricerca sonora e concettuale. Dalla fidget house al synthpop, dalle melodie di Gigi D’Agostino alle influenze electroclash di Miss Kittin, il progetto si muove tra generi diversi, in un viaggio musicale che riflette le contraddizioni del presente. “‘.’ è il mio album più viscerale – dichiara l’artista -. Racconto sensazioni legate a un mondo crudele, capace di tirare fuori il peggio di noi, ma anche carico di emozioni”.
Ironia e critica sociale
Ironia e contrasto, pilastri dello stile di Myss Keta, tornano protagonisti anche in “.”. La traccia ‘Las Miserables’, ad esempio, utilizza un coro di bambini per rappresentare “i miserabili dell’epoca moderna,” ovvero coloro che sacrificano i propri valori per effimeri momenti di notorietà. “Non è un’accusa – sottolinea l’artista – ma un canto catartico per liberarmi dalle parti più miserabili di me stessa”. Le altre tracce, come ‘Divorziata’e ‘IT Girl’, si muovono tra introspezione e denuncia, mentre ‘Vendetta’, scritta a quattro mani con Vera Gemma, mette in scena una collaborazione tutta al femminile. “Ci siamo trovate subito: abbiamo passioni in comune che non riguardano l’uncinetto” ironizza Myss Keta.
Impegno sociale e preoccupazioni politiche
Myss Keta non nasconde le sue preoccupazioni per un clima politico e sociale sempre più conservatore. “Stiamo vivendo un momento storico in cui rischiamo di perdere diritti che pensavamo acquisiti. La rabbia espressa nell’album nasce anche da questo senso di ingiustizia” spiega, ribadendo il suo impegno come paladina dei diritti Lgbtq+ e delle donne.
Un tour che celebra la dimensione live
A partire da marzo 2025, Myss Keta porterà “.” in tour, con una serie di appuntamenti nei club italiani ed europei. Il debutto è fissato per il 1° marzo al Trabendo di Parigi, per poi proseguire in città come Amsterdam, Londra, Berlino e Vienna. Seguiranno le date italiane, con tappe a Roma, Bologna, Firenze e Milano.
“Il live è un momento unico e insostituibile. Sul palco le canzoni prendono vita propria, diventano un dialogo tra me e il pubblico – racconta -. I concerti sono per me esperienze quasi rituali, liberatorie”.
Un disco che chiude e apre nuovi capitoli
Con “.”, Myss Keta offre uno sguardo senza filtri su un mondo fatto di caos e contraddizioni. Tra sonorità che spaziano dal tecktonik alla cassa dritta e riferimenti letterari che vanno da ‘Super Eliogabalo’ di Arbasino a ‘La frantumaglia’ di Elena Ferrante, l’artista firma un progetto ambizioso, capace di mettere in luce le sfide del presente con la sua consueta ironia e forza espressiva.