Rafa Nadal torna sul trono del tennis mondiale: a Novak Djokovic non e’ bastato ieri trionfare nel “1000” di Parigi-Bercy, visto che la semifinale raggiunta dal maiorchino (e poi non disputata per via di un infortunio) e’ stata sufficiente per interrompere dopo un anno esatto la sua leadership. Ma il ranking pubblicato oggi dall’Atp suona anche ‘storico’ per il tennis italiano che dopo aver ottenuto in settimana il pass di Matteo Berrettini al Masters londinese, a coronamento di una stagione straordinaria, vede oggi proprio il 23enne tennista romano salire all’8/o posto in classifica, la terza migliore posizione di sempre dopo il n.4 di Adriano Panatta (agosto 1976) e il n.7 di Corrado Barazzutti (agosto 1978) e migliore anche di Fabio Fognini, n.9 a luglio scorso.
Nadal ha riconquistato per l’ottava volta in carriera la prima posizione mondiale e ora ha 640 punti di margine, da difendere alle ‘Finals’ di Londra, su Djokovic il quale avra’ aritmeticamente la possibilita’ di chiudere l’anno in testa se raggiungera’ la finale da imbattuto. In terza posizione si conferma invece Roger Federer, con 485 punti di margine sul russo Daniil Medvedev, seguito da Dominic Thiem. Grazie alla semifinale nell’ultimo “1000” della stagione il greco Stefanos Tsitsipas scavalca al 6/o posto Alexander Zverev che precede a sua volta Berrettini, il quale e’ gia’ sicuro di chiudere il 2019 tra i primi dieci, comunque andra’ a Londra. Da record personale anche il 9/o posto dello spagnolo Roberto Bautista Agut, mentre a chiudere la top ten e’ ora il francese Gael Monfils.
La finale a Bercy consente invece un balzo di ben 13 posizioni al canadese Denis Shapovalov, per la prima volta fra i top 15, mentre si rivede nei primi venti del mondo il bulgaro Grigor Dimitrov. Fognini, come detto, conserva la 12ma posizione mentre risale un gradino Lorenzo Sonego (ora 53mo) e ne scende uno Marco Cecchinato (72mo), con Andreas Seppi stabile al 74mo posto. Considerati anche Stefano Travaglia (86mo), il 18enne Jannik Sinner (95mo) e Salvatore Caruso (97mo) sono otto gli azzurri fra i primi cento del mondo.