Il Napoli si aggiudica la sesta Coppa Italia della sua storia. In un Olimpico di Roma deserto i ragazzi di Gennaro Gattuso che ai calci di rigore battono 4-2 la Juve (0-0 dopo 90’) festeggiano un successo meritato. La squadra di Gattuso nel corso del match ha avuto le occasioni migliori, colpendo anche due pali con Insigne ed Elmas. La Juventus, invece, dopo un buon avvio di partita, si è spenta con il passare dei minuti. Nella ripresa, la squadra di Maurizio Sarri ha realizzato un solo tiro in porta con Bonucci. Nella lotteria dei calci di rigore, i bianconeri hanno pagato gli errori di Dybala e Danilo. Per il Napoli è la sesta Coppa Italia della sua storia, come detto. I partenopei succedono alla Lazio nell’Albo d’oro.
Gattuso manda in campo l’undici atteso con Mertens al centro dell’attacco e Callejon-Insigne ai suoi lati. Rispetto alla gara con l’Inter, a metà campo torna dall’inizio Fabian Ruiz, in difesa c’è Mario Rui e non Hysaj, mentre in porta non c’è lo squalificato Ospina, tocca a Meret. Partenopei col 4-3-3: Meret; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui; Fabian Ruiz, Demme, Zielinski; Callejon, Mertens, Insigne. Sarri invece sorprende un po’ tutti schierando Cuadrado in difesa come laterale a destra. A centrocampo confermato Pjanic, così come in attacco Douglas Costa al fianco di Dybala e Ronaldo. Bianconeri a specchio col 4-3-3: Buffon; Cuadrado, De Ligt, Bonucci, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic, Matuidi; Douglas Costa, Dybala, Cristiano Ronaldo. La prima possibilità è per la Juve: al 5’ errato disimpegno di Callejon, ne approfitta Dybala che serve in area Ronaldo, Meret si distende e respinge.
Squadre compatte e attente, si fatica a costruire qualcosa, anche perché ci sono troppi errori, tecnici e di misura. Altro errore in uscita di Callejon al 20’, ne approfitta Bentancur che ci prova da fuori, ma Meret blocca in due tempi. Al 23’ Bentancur atterra Zielinski poco fuori dall’area. Bella punizione a giro di Insigne che colpisce il palo esterno alla destra di Buffon (24’). Ancora da un errore in disimpegno dei napoletani, palla a Dybala che serve in area Cristiano Ronaldo, anticipato di un soffio da Meret (39’). Si scatena poi il Napoli che crea occasioni in serie: Mertens entra in area, palla a Insigne che supera Buffon con un tiro-cross, ma Alex Sandro salva sulla linea (40’). Subito dopo percussione pericolosissima di Demme che supera tutta la difesa juventina, anche grazie ad un rimpallo, arriva a tu per tu con Buffon che con la gamba respinge il diagonale, poi sugli sviluppi dell’azione ancora protagonista il portierone bianconero che in tuffo manda in angolo un tiro dal limite di Insigne (41’).
Nella ripresa riprendono i 22 dell’inizio. Match sempre sul filo, anche se i ritmi sono tutt’altro che alti. La squadra di Gattuso ci prova ancora al 50’ con un secco sinistro da fuori di Fabian Ruiz che però finisce largo. Dall’altra parte si fa vedere Bonucci con una bolide da oltre 30 metri di destro che Meret comunque blocca senza troppa fatica (64’). Inizia la girandola delle sostituzioni: al 66’ Sarri toglie Douglas Costa inserendo Danilo e spostando in avanti Cuadrado, risponde Gattuso che inserisce Milik e Politano al posto di Mertens e Callejon (67’). Lo stesso Politano, appena entrato, ci prova con un velenoso rasoterra di sinistro, ma Buffon blocca a terra (68’). Buonissima chance per i campani al 72’ al termine di una azione ben orchestrata con un centro di Fabian Ruiz, velo di Politano per Milik che però manda alto un rigore in movimento.
Ancora cambi, tra i campioni d’Italia esce Pjanic per far posto a Bernardeschi (74’), tra i rivali fuori Fabian Ruiz e Hysaj, rispettivamente per Allan (80’) e Mario Rui (81’), da poco ammonito. Ancora un’occasione per Politano che sceglie bene il tempo, ma il suo colpo di testa non impegna troppo Buffon (82’). Ultimi cambi, tra gli juventini esce Cuadrado per far posto a Ramsey ( 85’), tra i napoletani fuori Zielinski per Elmas (88’). In pieno recupero occasionissima doppia per il Napoli: su calcio d’angolo Maksimovic svetta di testa, Buffon si distende e devia proprio sui piedi di Elmas che da due passi manda incredibilmente sul palo, anche grazie ad un magistrale riflesso da terra dello stesso portierone bianconero che salva così la Juve e lo 0-0. Si va ai rigori. I bianconeri sembrano nervosi, Meret si scatena e prima ferma Dybala, poi ipnotizza Danilo che manda alto, i napoletani sono invece infallibili dal dischetto e vanno a segno con Insigne, Politano, Maksimovic e col tiro decisivo di Milik che libera la festa e le lacrime di tutto il Napoli.
GATTUSO
“A me la vita e soprattutto il calcio mi ha dato di più di quello che ho dato io, mi ha fatto diventare quello che sono diventato. Mi ha fatto cristiano, mi ha fatto uomo. Nella vita non accetti alcune cose, ma il calcio mi ha dato tanto e per questo lo faccio con grande passione. So di non poter mollare di una virgola”. Parole e pensieri di Gennaro Gattuso, allenatore del Napoli che ha così conquistato la vittoria della Coppa Italia. Ha parlato di appartenenza quando è arrivato a Napoli.”Chi ha questo lavoro deve avere rispetto perché siamo fortunati. Io voglio vedere gente che ci mette passione, voglio senso di appartenenza e rispetto. E dopo non è un caso perché io credo nel dio del calcio”. Adesso l’obiettivo è qualificarsi alla prossima Champions. “Abbiamo il dovere di fare queste ultime 12 partite con rispetto. Ora non possiamo pensare di poter mollare, abbiamo il dovere di provarci. Abbiamo tanti punti di distacco, ma ce la giochiamo, sicuramente con meno pesantezza a livello mentale ma ci proviamo”.
AURELIO DE LAURENTIIS
“Da quando è arrivato Gattuso sono cambiate molte cose – ha detto il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis -. Tutti si sono compattati intorno a lui, alla società, all’idea di Napoli. Napoli in fondo è l’unica che riesce a contestare il titolo alla Juventus. E’ un’altra volta che l’abbiamo battuta. Ancora non riusciamo a batterla nello Scudetto ma prima o poi spero di riuscirci…”. Sulle medaglie consegnate da Agnelli. “Avevamo stabilito di consegnare le altre ai suoi, mi sono distratto e se le sono autoconsegnati. Già prima avevo chiamato Andrea e ha accettato la mia proposta”, ha concluso.