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A Napoli si rinnova il miracolo di San Gennaro, il sangue si è sciolto

Alle 10.38 si è rinnovato, nella cattedrale di Napoli, il fenomeno della liquefazione del sangue di San Gennaro. Nell’ampolla tenuta in mano dall’arcivescovo della città, cardinale Crescenzio Sepe, il sangue si è sciolto come accade ogni anno nel giorno della celebrazione della festività del santo patrono partenopeo e campano. Prodigio salutato dallo sventolio di un fazzoletto bianco. Il sangue era già sciolto quando il cardinale Sepeha portato sull’altare maggiore del Duomo le sacre ampolle, ma il presule ha dato l’annuncio tanto atteso soltanto a celebrazione eucaristica iniziata. Quando il cardinale Sepe ha annunciato l’avvenuto prodigio, prendendo nelle sue mani la teca con le reliquie del Santo, il sangue era già liquefatto. “Con grande commozione, anche quest’anno, vi do il lieto annuncio”, ha detto commosso il presule dall’altare. L’evento prodigioso, infatti, si era già verificato quando le ampolle sono state prelevate dalla cassaforte in compagnia del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a capo della Deputazione. E’ bastato poco, quindi, per rinnovare il miracolo. “Com’è successo negli ultimi anni, quando ho aperto la cassaforte, il sangue era già sciolto”, ha detto il presule. “Il sangue del nostro vescovo martire si è sciolto. Il Signore ha mostrato questa sua benevolenza verso di noi – ha aggiunto Sepe – A dimostrazione della particolare predilezione di Dio, di San Gennaro, nei nostri confronti”. La liquefazione immediata del sangue, secondo un’antica tradizione, sarebbe di buon auspicio per l’intera città e per i napoletani. L’usanza popolare vuole, infatti, che un ritardo annuncerebbe disgrazie e cattivo augurio per cittadini che abitano alle falde del Vesuvio.

Una folla assiepata nella cattedrale di Napoli e un lungo applauso hanno salutato la liquefazione del sangue e l’esposizione del busto in argento del Santo. Prima del miracolo i fedeli, riuniti nella Cattedrale e arrivati non solo dalla Campania, avevano intonato litanie implorando il prodigio con canti e preghiere. Il prodigio, atteso da migliaia di credenti, da secoli si tramanda tre volte l’anno: il 19 settembre, giorno dedicato al santo patrono, il 16 dicembre e il sabato che precede la prima domenica di maggio. In tutte le occasioni l’ampolla che contiene il sangue del martire e vescovo beneventano viene esposta per poter assistere al miracolo.  Nei banchi della Cattedrale di Napoli, quest’anno, anche i principi Carlo e Camilla di Borbone, oltre alle autorità civili, religiose e militari della città. Nelle prime file, tra l’altro, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca e il prefetto partenopeo, Gerarda Pantalone. Fuori il Duomo un maxischermo ha permesso ai pellegrini di assistere alla cerimonia religiosa, mentre sono stati moltissimi quelli che, con tablet e smartphone, hanno fotografato quando stava avvenendo dentro e fuori la Cattedrale, soprattutto al passeggio della processione con l’ampolla contenente il sangue e il busto argenteo, capolavoro dell’arte orafa della città. “Viva San Gennaro”, ha urlato la folla al passaggio delle reliquie. Negli ultimi anni la città ha dovuto aspettare poco prima che il prodigio si rinnovasse. Nel 2005 il miracolo si è verificato alle 9.57, nel 2006 alle 9.37, nel 2007 alle 9.31, nel 2008 alle 9.43, nel 2009 alle 9.56, nel 2010 alle 9.22, nel 2011 alle 9.11, nel 2012 sempre alle 9.11, nel 2013 alle 9.41, nel 2014 alle 10.11 e lo scorso anno alle 11.22.

Bisogna, però, sottolineare che la concelebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Sepe (foto) gli anni scorsi era iniziata alle 9 e non alle 10 come avvenuto oggi. Per chi non ha potuto essere nella Cattedrale di Napoli a pregare San Gennaro, santo patrono della città e della Campania, anche quest’anno, è stato possibile seguire il prodigio della liquefazione del sangue in diretta streaming anche grazie al sito www.sangennaro.eu e al portale dell’Arcidiocesi www.chiesadinapoli.it Un’iniziativa, attuata per la prima volta nel 2014, che ha reso possibile seguire in diretta dalla cattedrale la liturgia e l’evento prodigioso. Dai Paesi del Nord America, dell’America Latina, dell’Australia e del Sud Africa, i fedeli hanno potuto pregare in diretta. La celebrazione è stata trasmessa in diretta televisiva e in streaming anche grazie a numerosi siti giornalistici ed emittenti televisive. I riti solenni per la festività di San Gennaro sono iniziati ieri alle 16.30 quando, nei pressi della Chiesa delle Sacramentine in via Duomo, dove ha sede il Comitato diocesano San Gennaro, monsignor Antonio Tredicini, assistente spirituale del Comitato e canonico della cattedrale, accoglierà monsignor Felice Accrocca, arcivescovo di Benevento, Diocesi che quest’anno offre l’olio per la lampada votiva, con i sindaci e i fedeli del territorio. Tutti si sono poi diretti in piazza Filangieri per il tradizionale omaggio ai caduti e successivamente nella Chiesa di San Giorgio Maggiore, sempre in via Duomo, da dove, in processione, hanno raggiunto la Cattedrale.

Qui, alle 18, si è svolto il rito vigiliare della celebrazione dei Primi Vespri, presieduta dal cardinale Crescenzio Sepe e l’arcivescovo Accrocca ha tenuto l’omelia. Terminati i Vespri, dopo la venerazione delle reliquie di San Gennaro nella cripta, tre staffette di tedofori del Centro Sportivo Italiano, provenienti dal santuario di San Gennaro alla Solfatara, dalle catacombe di San Gennaro e dalla chiesa di San Gennaro ad Antignano, procederanno all’accensione della lampada votiva sul sagrato del Duomo. Questa mattina, le solennità di San Gennaro sono iniziate con la celebrazione della prima messa alle 7,30, è proseguita alle 9.00 con la lettura della passione di San Gennaro e, successivamente, alle 10, il cardinale Crescenzio Sepe si è recato nella cappella del Tesoro all’interno del Duomo, dove, con l’ausilio dell’abate prelato monsignor Vincenzo de Gregorio, ha aperto la cassaforte che contiene il reliquiario con le ampolle del sangue. Presente anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, il vice presidente della Deputazione duca Carafa e di altre autorità. Successivamente le ampolle ed il busto sono state portate in processione sull’altare maggiore della cattedrale dove il cardinale ha presieduto la solenne concelebrazione eucaristica, con l’annuncio della liquefazione prodigiosa del sangue del martire. Alla celebrazione eucaristica hanno preso parte i vescovi ausiliari di Napoli, monsignor Lucio lemmo, monsignor Gennaro Acamapa e monsignor Salvatore Angerami, il vescovo di Benevento, monsignor Felice Accrocca, il vescovo di Acerra monsignor Antonio Di Donna, il vescovo vietnamita monsignor Giuseppe Do Manh Hung, il vescovo metropolita Aristarch di Kuzbass-Kemerovo nella Siberia sud-occidentale, padre Mikayl cappellano della comunità russa ortodossa di Napoli.

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