Re Giorgio “investe” Gentiloni. Salvini, no espulsi M5s
Pd torna a bocciare qualsiasi ipotesi di larghe intese
Il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, lancia Paolo Gentiloni e, in vista del dopo-voto, indica quella che, a suo vedere, e’ la strada da percorrere. “Possiamo ben dire che Paolo Gentiloni e’ divenuto punto essenziale di riferimento, per il futuro prossimo e non solo nel breve termine, della governabilita’ e stabilita’ politica dell’Italia”, ha spiegato durante la cerimonia all’Ispi, consegnando proprio all’attuale presidente del Consiglio il premio 2017, destinato a personalita’ che hanno contribuito a rafforzare l’immagine dell’Italia nel mondo. Dopo l’endorsement da parte dell’ex premier Romano Prodi, di Emma Bonino e Walter Veltroni, oggi il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni incassa anche quello di Giorgio Napolitano. Nel suo intervento l’ex capo dello Stato mette in luce le qualita’ del premier uscente: “Un’attitudine all’ascolto e al dialogo e uno spirito di ricerca senza preclusioni da ministro degli Esteri e poi da presidente del Consiglio”. E ancora, “la sua impronta di liberta’ e lo spirito di ricerca, senza preclusioni di sorta che hanno caratterizzato fin dall’inizio il suo impegno civile”. Parole che il destinatario accoglie ricambiando i complimenti: “Napolitano e’ considerato con la sua autorevolezza a livello internazionale uno degli asset del nostro paese”, ha sottolineato il premier. “Lo ringrazio per la generosita’ nei miei confronti e per la dimostrazione di senso delle istituzioni”.[irp]
Sul fronte del centrosinistra, il leader del Pd torna a bocciare qualsiasi ipotesi di larghe intese e considera fattibile un risultato positivo per i dem: “La partita e’ totalmente aperta”, osserva Matteo Renzi, “e’ una sfida bella e il nostro obiettivo e’ di essere il primo partito e primo gruppo parlamentare, un risultato assolutamente alla portata”. Sul fronte opposto, il leader della Lega Matteo Salvini prende nuovamente le distanze dalle parole dell’alleato Silvio Berlusconi e chiude a ipotesi di governi con i fuoriusciti ed espulsi dal Movimento 5 stelle. Anche se riconosce: “Mi fido di Silvio Berlusconi e degli italiani”, e il risultato elettorale “sara’ cosi’ netto da impedire qualsiasi altra stranezza politica”. Salvini poi si dice convinto di “essere sopra Forza Italia come voti”. E sul possibile candidato premier aggiunge: “Non commento i nomi degli altri. Se uno vuole Tajani premier allora vota Forza Italia, se voti il simbolo della Lega allora sei per Salvini premier”. Infine, il segretario leghista invita gli alleati a una manifestazione unitaria: “Giovedi’ primo marzo ho prenotato il Teatro Brancaccio a Roma, lo facevo come Lega e lo apro molto volentieri a tutta la coalizione del centrodestra per fare squadra”. Invito subito raccolto dalla leader di FdI, Giorgia Meloni: “Sono contenta che la proposta di Fratelli d’Italia di celebrare una manifestazione unitaria del centrodestra sia stata accolta da Matteo Salvini”. E si augura che anche “Silvio Berlusconi voglia offrire la disponibilita’ di Forza Italia”.[irp]