Francesco e Fabrizio, 39 e 45 anni, sono i testimonial migliori del nuovo centro di prima accoglienza per la lotta alle tossicodipendenze e alle patologie connesse inaugurato in via del Granatiere, a Palermo. A causa della droga avevano perso tutto. Il lavoro, la famiglia, la voglia di vivere. Poi l’ingresso in una comunità, nel palermitano, il difficile percorso di disintossicazione e l’uscita dal tunnel. Dunque, nasce una nuova struttura di prima accoglienza per la lotta alle tossicodipendenze. Nove posti letto, di cui due riservati all’utenza femminile, servizi igienici con doccia, sale per colloqui e riunioni, cucina, sala da pranzo, lavanderia, ambulatorio medico, sala con Tv e giochi. Un immobile di circa 600 metri quadrati rimesso a nuovo e gestito dall’Istituto Don Calabria in collaborazione con il consorzioSol.Co. e l’associazione Euro. I tre enti, riuniti in associazione temporanea, hanno ottenuto l’affidamento triennale attraverso un bando del comune di Palermo, con un finanziamento di quasi 950 mila euro (somme del Fondo sanitario nazionale – legge 328/2000). L’appartamento che Francesco e Fabrizio hanno ritinteggiato, usando colori decisi, accoglierà altre storie simili alla loro.