Nasce Fronte Lavoratori: non saremo sindacato dei sindacalisti. Aderiscono 11 sigle, al battesimo anche Polverini e Alemanno

Il coordinatore nazionale: “Siamo disponibili alla nuova legge sulla rappresentatività, scritta però non su misura per qualche organizzazione sindacale”

Superare l’attuale modello del “sindacato dei sindacalisti” e dare vita ad un sindacato che, tuteli “chi un lavoro ce l’ha” ma anche “chi vuole lavorare”, “chi è precario”, “chi è a partita Iva” anche se è a tutti gli effetti un lavoratore subordinato. Gli obiettivi sono “piena occupazione e non sussidi”, la qualità del lavoro, la partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa, la trasparenza attraverso il riconoscimento giuridico dei sindacati, una legge sulla rappresentatività “che non sia fatta su misura per qualche organizzazione”. A spiegare gli obiettivi dell’ambizioso programma del Fronte Italiano per il Lavoro e la Partecipazione, il coordinatore nazionale del Filp, Salvatore Ronghi: “Oggi non nasce un nuovo sindacato, ma un’iniziativa che vuole essere una sfida all’innovazione del sindacato”. Per ora sono 11 le sigle che hanno aderito, dopo aver “trovato l’intesa su una serie di punti fondamentali”. Il primo è che “il sindacato deve difendere non solo chi ha un lavoro, ma anche chi non ce l’ha. Poi vogliamo la trasparenza e il riconoscimento giuridico del sindacato, in attuazione dell’articolo 39 della Costituzione. E l’attuazione dell’articolo 46, sulla partecipazione e cogestione dei lavoratori all’impresa”. Inoltre, spiega ancora Ronghi, “siamo disponibili alla nuova legge sulla rappresentatività, scritta però non su misura per qualche organizzazione sindacale, e che riguardi anche le organizzazioni datoriali e il secondo livello di contrattazione”. In una frase: “Non siamo il sindacato dei sindacalisti. Siamo il Fronte dei lavoratori e di quelli che vogliono lavorare”. Temi su cui “il centrodestra deve avere il coraggio di una campagna elettorale forte”.[irp]

Ad assicurare il sostegno di Forza Italia c’è Renata Polverini, già segretaria dell’Ugl. Presente solo per un saluto anche il capogruppo Renato Brunetta, che ha però lasciato subito la sala per la conferenza dei capigruppo convocata dopo la fiducia sul Rosatellum: “Accolgo con favore la nascita del Filp. In un Paese come l`Italia – ha detto Brunetta con una stoccata a Di Maio – checché ne dica qualche giovane e impreparato candidato premier, i sindacati tutti conservano un importante ruolo a difesa dei lavoratori e della democrazia”. Tocca a Polverini assicurare che Fi è “fortemente impegnata su tutti i temi posti dal Filp”, a partire dall’impegno contro il Jobs act e sulle finte partite Iva: “Forza Italia c’è, sosterremo le vostre battaglie. Ci aspettiamo che altre organizzazioni indipendenti ed autonome possano aderire a un progetto moderno e al passo coi tempi”. Anche Gianni Alemanno parla di una iniziativa “attesa da molto tempo. Abbiamo disperatamente bisogno di sindacati veri. Non è vero quello che dice Renzi, che non c’è bisogno di sindacati in Italia, ma servono sindacati veri che pensino al lavoro e non a difendere le proprie burocrazie”. E poi “serve sviluppo, ma anche equilibrio tra capitale e lavoro e difesa dei redditi dei lavoratori, senza i quali non c’è domanda. Continuano a crescere le rendite del capitale, non i redditi dei lavoratori, e quindi non ci sono consumi interni”. Anche Alemanno insiste nel chiedere “un programma di centrodestra fortemente impregnato del lavoro e dei diritti del lavoro”.[irp]