Nasce lista di cittadinanza a sinistra: “Radicalmente alternativi al Pd di Renzi”

Tomaso Montanari e Anna Falcone ricordano la manifestazione che a Roma battezzerà la loro iniziativa politica

Nasce lista di cittadinanza a sinistra: “Radicalmente alternativi al Pd di Renzi”

Una “lista di cittadinanza a sinistra”, che ambisce a eleggere una propria rappresentanza in Parlamento, su un programma “radicalmente alternativo al Pd di Renzi”, che “è ormai un partito di destra”. Tomaso Montanari e Anna Falcone tornano a pubblicare un post in vista della manifestazione del 18 che a Roma battezzerà la loro iniziativa politica. “Non vogliamo rassegnarci a una triste passione politica che escluda a priori il tema della rappresentanza parlamentare. Se vogliamo che il mondo cambi – scrivono i promotori dell’appello per una Alleanza popolare per la democrazia e l’uguaglianza – dobbiamo portare in Parlamento chi vuole cambiare il mondo. I sette mesi che probabilmente ci separano dalle elezioni possono vedere un percorso che porti a una grande lista nazionale, di cittadinanza e di sinistra, per l’attuazione del progetto costituzionale. È a questo che vogliamo lavorare, da domenica prossima”. L’obiettivo è “costruire una vera ‘azione popolare'”, perché “nel processo che speriamo partirà dopo il 18 c`è nulla di stabilito, di deciso. Non un nome, non un programma, non una leadership, non candidature. Ciò che vorremmo è un`alleanza fra cittadini, associazioni, movimenti, comitati, realtà civiche e politiche che si impegnino su un programma comune e riescano a dare voce e rappresentanza alla parte sommersa di questo Paese”.

Tra i partiti, gli interlocutori possibili che vengono citati sono Sinistra Italia e Possibile, e ovviamente porte sbarrate al Pd: “A dispetto del nome, pensiamo che il Partito Democratico di Renzi sia ormai un pezzo della destra, perché è stato il liquidatore finale dei diritti sociali, in questo Paese, realizzando il progetto neoliberista fallito ad altri e insiste nel perseguire una politica che aumentare la diseguaglianza. Non è con i bonus che si garantiscono i diritti, né con le finte primarie che si garantisce la partecipazione. Questa a cui assistiamo è piuttosto la svendita della democrazia. Un colpo di spugna su decenni di lotte e conquiste sociali”. E dunque “lo diciamo una volta per tutte: chi partecipa a questo processo costituente partecipa alla costruzione di una forza radicalmente alternativa al Pd, e a ciò che è diventato sotto il renzismo. Così come è alternativo a qualsiasi forza palesemente o surrettiziamente di destra”. Quanto al Movimento 5 Stelle, “pensiamo sia prigioniero di un`oligarchia imperscrutabile. E vediamo che nella sua agenda – sempre più spostata a destra, con tratti preoccupanti di xenofobia e intolleranza – non c`è posto per la parola eguaglianza”. E allora “in una politica che si fonda sull’esibizione della forza, sull’arroganza e sul marketing del nulla noi diciamo al Paese: siamo poveri, siamo piccoli, siamo a mani nude, siamo pieni di limiti e avviati su un sentiero irto di ostacoli. Ma vogliamo mettere insieme tutte queste nostre debolezze: perché sappiamo che, come è accaduto il 4 dicembre, Davide può rovesciare Golia. In una sinistra gremita da leader senza popolo, noi siamo un popolo che non cerca un leader, ma partecipazione e condivisione”.