La Nato ha annunciato di aver effettuato almeno quattro missioni di intercettazione aerea negli ultimi giorni dopo aver rilevato un’intensa attività dell’aviazione militare russa nello spazio aereo europeo. I caccia dell’Alleanza sono decollati per missioni di intercettazione contro quattro gruppi di aerei militari russi impegnati in “manovre” sul Baltico, il Mare del Nord e il Mar Nero. La Nato – che ha definito l’attività russa “su grande scala” e “poco abituale” – ha precisato che la missione principale ha visto coinvolti i caccia di tre Paesi membri, alzatisi in volo per intercettare un gruppo di otto apparecchi russi in formazione sull’Atlantico. All’avvicinarsi degli F-16 portoghesi sei hanno invertito la rotta ma altri due, dei bombardieri Tu-95, hanno continuato verso la Gran Bretagna dove sono stati presi in consegna dai caccia della Raf prima e norvegesi poi. Gli aerei russi – in silenzio radio – non hanno sottoposto alla Nato alcun piano di volo né hanno preso contatto con le autorità civili, il che rappresenta “un rischio potenziale per i voli civili”.