Nato si riunisce a Bucarest, Stoltenberg chiede più aiuti a Kiev
Oggi e domani vertice della diplomazia. Presenti Finlandia e Svezia. Per l’Italia ci sarà il vice premier Tajani
“La Nato continuerà a stare con l’Ucraina per tutto il tempo necessario. Non ci tireremo indietro”. Jens Stoltenberg lo ripete ogni volta che ne ha occasione. Il segretario generale dell’Alleanza lo ha ribadito anche negli ultimi due giorni, anticipando di fatto il tema principale all’ordine del giorno della riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi membri, prevista per oggi e domani a Bucarest. Per l’Italia ci sarà il vice presidente del Consiglio e capo della diplomazia, Antonio Tajani, che in un colloquio telefonico con lo stesso Stoltenberg ha confermato venerdì la posizione del governo di Giorgia Meloni: “L’Italia sostiene con forza l’integrità territoriale, la sovranità, la piena indipendenza e la resilienza dell’Ucraina. Manterremo il nostro sostegno politico, militare, finanziario e umanitario a Kiev”. La Russia ha lanciato una “vera e propria invasione” di un paese vicino, democratico e sovrano, cercando di annettere parti del territorio ucraino, “in totale disprezzo della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale”, ha spiegato ieri Stoltenberg, durante il suo intervento al vertice “Grano dall’Ucraina”. Mosca sta effettuando “massicci attacchi deliberati” contro civili e infrastrutture critiche, comprese case, ospedali e reti elettriche. Per mesi, inoltre, le forze russe hanno bloccato i porti ucraini, rubato grano e attrezzature agricole. E continuano a distruggere l’agricoltura e le strutture di esportazione.
Secondo Stoltenberg, la guerra non è “orribile” solo per decine di milioni di ucraini, ma ha anche un “impatto” su molti altri, in tutta Europa e oltre, comprese alcune delle persone più vulnerabili del mondo. E’ dunque nell’interesse dell’Alleanza sostenere l’Ucraina, ricercare una pace che non può essere tale “se vince l’aggressore”. Per questo, gli alleati stanno fornendo un supporto militare senza precedenti a Kiev e Stoltenberg si aspetta che anche i ministri degli Esteri acconsentiranno a intensificare il sostegno non letale. “Al nostro incontro a Bucarest, chiederò di più”, ha spiegato anticipando uno degli argomenti in discussione, tra i più delicati, in considerazione delle voci insistite sulle scorte di armamenti in esaurimento per gli Stati Uniti e altri importanti alleati. D’altra parte, a Bucarest, i ministri degli Esteri della Nato incontreranno il loro omologo ucraino Dmytro Kuleba proprio per discutere dei bisogni più urgenti dell’Ucraina. La Nato, ha assicurato il segretario generale, aiuterà l’Ucraina a passare dall’equipaggiamento dell’era sovietica al moderno Standard, alla dottrina e formazione dell’Alleanza a lungo termine. Inoltre, “la guerra in Ucraina ha dimostrato la nostra pericolosa dipendenza dal gas russo”, ha ricordato venerdì, “quindi dobbiamo valutare le nostre dipendenze da altri regimi autoritari, non ultima la Cina” e “dobbiamo gestire i rischi, ridurre le nostre vulnerabilità e aumentare la nostra resilienza”.
Nella capitale della Romania saranno presenti anche i ministri degli Esteri di Bosnia-Erzegovina, Georgia e Moldova. Con i capi della diplomazia di questi Paesi, i ministri discuteranno della loro crescente cooperazione con l’Alleanza. Stoltenberg ha affermato che questi tre Stati “stanno affrontando la pressione russa in molti modi diversi” e bisognerà fare “ulteriori passi per aiutarli a proteggere la loro indipendenza” e “rafforzare la loro capacità di difendersi”. Ai colloqui parteciperanno anche i ministri degli Esteri di Finlandia e Svezia, che hanno chiesto di far parte a pieno titolo dell’Alleanza. Per Stoltenberg “è tempo di finalizzare il loro processo di adesione e accoglierli come membri a tutti gli effetti”. Un percorso, quello di Helsinki e Stoccolma, sostenuto ufficialmente anche dall’Ungheria. Questa mattina il premier ungherese Viktor Orban ha confermato che il governo di Budapest ha preso una decisione in tal senso, e l’ha già comunicata ai due Paesi interessati. L’argomento sarà discusso anche a margine dei lavori, in una delle riunioni che vedrà impegnati i capi della diplomazia dei due Paesi con il ministro turco Mevlut Cavusoglu. Il segretario di Stato Usa Antony Blinken, in arrivo da Washington, avrà invece degli incontri bilaterali con lo stesso Stoltenberg e con l’omologo ucraino Kuleba.
Tra gli altri temi in agenda della ministeriale, le sfide poste dalla Repubblica popolare cinese, la sicurezza energetica, la protezione delle infrastrutture critiche, le tensioni nei Balcani, l’implementazione del nuovo Concetto strategico della Nato. Quanto al partenariato tra l’Alleanza e l’Unione europea, il ministro Tajani ha auspicato nel suo colloquio con Stoltenberg che venga ulteriormente rafforzato, per affrontare con maggiore efficacia le sfide alla sicurezza dell`area Euro-Atlantica provenienti da tutte le direzioni strategiche, compreso il fianco meridionale.