Nuovo naufragio al largo della Libia, morti più di 100 migranti

Msf, annegati anche 20 bambini. Sos a guardia costiera italiana

Il Papa depone una corona di fiori in mare aperto, in memoria dei migranti morti durante le traversate

Una nuova ecatombe in mare. Nell’anno in cui si registrano meno arrivi di migranti e meno vittime sulla rotta del Mediterraneo, e’ di appena 10 giorni fa l’ultimo drammatico naufragio che ha visto morire tra le onde piu’ di 100 persone: uomini, donne, persino 20 bambini di cui due di appena 17 mesi. Lo riferisce l’ong Medici senza Frontiere (Msf) che ha fornito soccorso medico urgente ai sopravvissuti – una cinquantina – di cui molti con “ustioni chimiche estese”, causate probabilmente dal carburante.[irp]

E’ una triste storia che si ripete quella che raccontano i sopravvissuti all’ong: due gommoni sono partiti il 1 settembre mattina dalle coste libiche con a bordo ognuno oltre 160 persone, provenienti da Sudan, Mali, Nigeria, Camerun, Ghana, ma anche Libia, Algeria ed Egitto. Uno dei due gommoni si ferma per un guasto al motore, ma non affonda, e i migranti verranno soccorsi il giorno dopo dalla guardia costiera libica. Il secondo continua la sua rotta verso l’Europa ma, dopo poche ore, comincia a sgonfiarsi. A bordo in pochi hanno il salvagente, e ancora meno sanno nuotare.

“In quel momento, il telefono satellitare ci indicava che non eravamo lontani da Malta. Abbiamo chiamato la guardia costiera italiana, mandando le nostre coordinate e chiedendo assistenza, mentre le persone cominciavano a cadere in acqua. Ci hanno detto che avrebbero mandato qualcuno. Ma il gommone ha cominciato ad affondare”, ha raccontato un superstite. Poi “i soccorritori europei sono arrivati in aereo e hanno lanciato zattere di salvataggio, ma eravamo gia’ tutti in acqua e la barca era gia’ affondata e capovolta.[irp]

Poche ore dopo, sono arrivati altri soccorritori, sempre in aereo, con altre zattere. Sulla nostra barca, solo 55 persone sono sopravvissute. Molti sono morti, famiglie, bambini. Potevano essere salvati se i soccorsi fossero arrivati prima”. Infine e’ intervenuta anche la guardia costiera libica che ha soccorso i naufraghi di entrambi i gommoni – 276 persone in tutto, secondo Msf – portandoli a Khoms, a 120 chilometri a est di Tripoli, il 2 settembre. Solo due corpi sono stati recuperati.