Naufragio a Lampedusa, recuperati 149 migranti. Proseguono le ricerche in mare
In volo anche un aereo Frontex. Intanto Messina diviene un porto sicuro per Ocean Viking. Italia, Germania, Francia e Malta hanno richiesto all’Ue il ricollocamento
Sono 149 i migranti finiti in mare di fronte a Lampedusa che sono stati recuperati dalla Guardia Costiera. I soccorritori hanno accertato che, contrariamente a quanto riferito in un primo momento, non ci sono cadaveri a bordo delle motovedette di Guardia Costiera, carabinieri e Guardia di Finanza dove, al momento, sono stati recuperati 149 superstiti dal naufragio di fronte a Lampedusa. Gli uomini della forze dell’ordine hanno recuperato diversi migranti in condizioni critiche, e proseguono le ricerche in mare. Nel pomeriggio di oggi un cittadino ha segnalato alla Guardia Costiera di Lampedusa di aver avvistato un barchino in difficolta’ a meno di un miglio dalla costa. Immediatamente, riferisce la stessa Guardia Costiera, sono state inviate sul posto 4 motovedette e allertati un elicottero ed un aereo della Guardia Costiera di Catania.
Le motovedette, giunte sul posto, hanno individuato un barchino di circa 10 metri in difficolta’ con circa un centinaio di persone a bordo che, verosimilmente per le cattive condizioni meteo marine, subito dopo si e’ capovolto. Gli equipaggi delle motovedette hanno soccorso e recuperato 149 persone cadute in mare. Attualmente, le 143 persone recuperate sono giunte in porto a Lampedusa. La Guardia Costiera ha chiesto l’intervento anche di un pattugliatore e due motovedette della Guardia di Finanza. In volo, per continuare le ricerche, anche un aereo Frontex e allertato anche un mezzo aereo della Marina Militare. Attualmente non sono stati avvistati corpi privi di vita.
Intanto, Italia, Germania, Francia e Malta hanno congiuntamente richiesto alla Commissione europea l’attivazione della procedura di ricollocamento dei migranti a bordo della Ocean Viking. E’ la prima volta che accade: l’intervento europeo viene sollecitato da tutti i Paesi che hanno condiviso il pre-accordo de La Valletta. E’ un passo significativo in vista di una gestione realmente solidale dei flussi migratori che interessano la rotta mediterranea. Sulla scorta di tale richiesta e’ stato individuato in Messina il porto di sbarco.