Nave Diciotti, e ora entra in azione la procura: ipotesi sequestro di persona

Se dovessero essere indagati esponenti del governo, gli atti passerebbero al Tribunale dei ministri

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L’ipotesi di reato di sequestro di persona piomba sul caso ‘Diciotti’, la nave della Guardia costiera, approdata al porto di Catania nella tarda serata di lunedì. A indicarla il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, che nel pomeriggio, a sorpresa, con mascherina, guanti e calzari usa e getta, e’ salito sulla nave per una ispezione.

Al termine le sue parole sono chiare: “La politica ha tutta la legittimita’ di prendere delle decisioni, ma queste decisioni non possono contrastare con quanto previsto dalla Costituzione e dal codice penale. L’ipotesi di trattenimento illecito di persone a bordo e’ la conferma. E’ in piedi”. E riguardo al reato di sequestro di persona “sono in corso valutazioni da fare attentamente sull’ipotesi di privazione della liberta’ personale, e le faremo. E’ una situazione di potenziale illegittimita’ che stiamo ancora valutando”. Al momento, l’inchiesta e’ contro ignoti, ma se dovessero essere indagati esponenti del governo, gli atti passerebbero al Tribunale dei ministri.[irp]

Cosi’, sono tre le procure che indagano: oltre Agrigento, l’ultima, in ordine di tempo, e’ Palermo per associazione a delinquere finalizzata al traffico di uomini. Mentre Catania ha aperto un fascicolo di ‘atti relativi’. E domani e’ attesa la visita del Garante nazionale dei diritti delle persone private della liberta’ personale: l’obiettivo e’ “verificare le condizioni materiali in cui sono costrette a vivere le persone a bordo, cosi’ come la possibilita’ di accedere alla richiesta di protezione internazionale e accertare i termini in base ai quali perdura la situazione di trattenimento”.