Cronaca

La nave Mediterranea è ferma davanti Lampedusa. Salvini: “I porti erano e rimangono chiusi”. Di Maio: “Ong non ha rispettato le regole”

E’ alla fonda a un miglio e mezzo da Lampedusa la nave Mare Ionio, battente bandiera italiana, del progetto Mediterranea, che ieri ha soccorso 49 migranti, tra cui 12 minori, davanti alle coste libiche. L’imbarcazione, che non ha l’autorizzazione allo sbarco, e’ circondata da tre motovedette, due della Guardia di Finanza e una della Guardia Costiera. Ieri Mediterranea aveva chiesto alle autorita’ italiane un “porto sicuro”, prima di fare rotta verso Lampedusa.

Secondo quanto riferito da un giornalista di Repubblica, che si trova a bordo della nave di Mediterranea, la Guardia di Finanza avrebbe vietato via radio l’ingresso nelle acque territoriali, anche sulla base di una direttiva del Viminale. Per il ministro dell’Interno Salvini, infatti, “i porti erano e rimangono chiusi”. “Possono essere curati, vestiti, nutriti – ha aggiunto il ministro -. Gli possiamo dare ogni genere di conforto ma in Italia con il mio permesso non mettono piede”. Per l’altro vice premier, Luigi Di Maio,  “il governo e’ gia’ al lavoro in queste ore”. “Stiamo verificando le condizioni delle persone a bordo – ha spiegato il pentastellato -, perche’ i salvataggi e le vite umane sono la nostra priorita’. Questa ong da quello che sembra, ancora una volta, non ha rispettato le regole. La novita’ e’ che batte bandiera italiana e questo puo’ essere un modo per far rispettare meglio le regole”. In ogni caso, Di Maio ha assicurato che “non sara’ un nuovo caso Diciotti.

Il comandante della Mare Jonio avrebbe quindi trasgredito a quest’ordine impartito dalla Guardia di Finanza. La Guardia Costiera successivamente avrebbe autorizzato un punto di fonda a circa un miglio e mezzo dalla costa. A bordo della nave, sempre secondo la testimonianza del cronista, vi sarebbe un clima di grande tensione. I naufraghi, soccorsi su un gommone alla deriva, sarebbero spossati dalla traversata con mare Forza 7; uno di loro sarebbe anche in precarie condizioni di salute. Intanto, come chiesto dal capo missione della nave Jonio Luca Casarini, un giovane migrante è stato evacuato dalla nave e fatto arrivare alla Guardia medica di Lampedusa per essere curato. Rimangono così 48 migranti a bordo della nave di Mediterranea alla fonda dell’isola di Lampedusa. Il ragazzo ha una sospetta polmonite.

SINDACO DI LAMPEDUSA

“Non è arrivato nessun dispositivo che il porto di Lampedusa deve essere chiuso”, ha spiegato il sindaco Salvatore Martello. La nave Mare Jonio della ong Mediterranea Saving Humans è attraccata a largo di Lampedusa con 50 migranti naufraghi salvati ieri. “Non capisco quale norma italiana dice che una nave italiana non può entrare nel porto: quale autorizzazione bisogna chiedere se siamo italiani?”, domanda il primo cittadino dell’isola. “Francamente non sembriamo un paese normale”. “Non abbiamo facoltà di dare le autortizzazioni” dello sbarco dei migranti, che “deve essere fatto dalla capitaneria di porto”, spiega Martello. Lampedusa “certo che è pronta” a curare i migranti sbarcati, come lo è stata “il sei e sette marzo quando ci sono stati gli ultimi sbarchi”.

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