Quella appena trascorsa è stata una settimana interlocutoria, secondo i dati dell’ultimo sondaggio di Datamedia Ricerche per “Il Tempo”. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, continua a godere della fiducia di una solida maggioranza dei cittadini italiani (57%), anche se questa percentuale è in leggero calo (-1%) rispetto all’ultima rilevazione dell’istituto di ricerche diretto da Natascia Turato. L’attenzione di tutti, naturalmente, è concentrata sulle intenzioni di voto in vista delle elezioni Europee in programma per il 25 maggio. E in questo caso non ci sono grandissime novità rispetto alla scorsa settimana. Il Partito democratico, spinto ancora dall’accelerazione impressa da Renzi ai ritmi consueti della politica italiana, si conferma primo partito, guadagnando lo 0,3% e arrivando al 31,3%. Alle sue spalle, stabile, il Movimento Cinque Stelle che, con il 24,3% dei consensi, si appresta a ripetere lo straordinario successo ottenuto alle Politiche dello scorso anno. Sul terzo gradino del podio, arranca un po’ Forza Italia, che comunque non perde terreno rispetto all’ultima rilevazione di Datamedia e sembra almeno aver interrotto il recente trend negativo, fermandosi a quota 20%. Dietro al terzetto di testa le cose iniziano a farsi interessanti, perché alle spalle dei partiti maggiori sgomitano le formazioni politiche che lottano per superare la soglia di sbarramento del 4%, al di sotto della quale non si ottengono seggi al Parlamento europeo.
Sopra la soglia, per ora, ci sono solo due partiti. Uno è la Lega Nord che, grazie soprattutto alle sue posizioni fortemente euroscettiche, è ormai da qualche settimana stabile al 5%. E al 5% esordisce anche l’alleanza elettorale, appena siglata, tra il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano e l’Udc di Pier Ferdinando Casini. Appena al di sotto della soglia di sbarramento, invece, ferma per la seconda settimana di fila al 3,9%, è “L’Altra Europa con Tsipras”, la lista della sinistra radicale italiana sostenuta – tra gli altri – da Sinistra Ecologia e Libertà e dal Partito della Rifondazione comunista. Sempre al di sotto della fatidica soglia del 4%, ma con qualche speranza di farcela, è Fratelli d’Italia/Alleanza Nazionale, che questa settimana tocca il 3,3% guadagnando due punti decimali rispetto all’ultima rilevazione. Più distanti tutte le altre liste, tra cui spicca – al 2,3% (+0,3%) – l’Alleanza Liberali e Democratici Europei, a cui partecipano il Centro democratico di Bruno Tabacci, “Fare per fermare il declino” di Michele Boldrin e l’Alleanza liberal democratica per l’Italia (Ali) coordinata da Silvia Enrico. Stabile, rispetto alla scorsa settimana, anche il fronte che raccoglie indecisi e astenuti, che si conferma essere il 51% dell’intero elettorato potenziale. Segno che, da qui al 25 maggio, tutto ancora può accadere. (Il Tempo)