Ncd si sfascia. Cicchitto: lista unica con centrodestra e centrosinistra

LA RESA DEI CONTI Il Nuovo Centrodestra non esiste più. Per la formalizzazione bisognerà aspettare solo qualche mese. Alle amministrative di maggio i giochi saranno fatti di Daniele Di Mario

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di Daniele Di Mario

Il Nuovo Centrodestra non esiste più. Per la formalizzazione bisognerà aspettare solo qualche mese. Alle amministrative di maggio i giochi saranno fatti. Chi vuol andare con Renzi da una parte, chi vuol tornare nel centrodestra dall’altra. Le prime avvisaglie sono all’ordine del giorno. Beatrice Lorenzin viene sondata da Renzi per fare il candidato sindaco del centrosinistra a Roma e rilascia interviste sottolineando la necessità di allearsi col Pd alle comunali. Gaetano Quagliariello polemizza con lei e sogna un centrodestra moderato alternativo a Renzi, Grillo e Salvini. Nunzia De Girolamo è tornata nel frattempo in FI, Barbara Saltamartini è passata nella Lega. E gli altri si organizzano. Partiamo da Roma. Gli uomini forti sono il senatore Andrea Augello e il deputato Gianni Sammarco. Il primo sostiene la necessità di un “modello Venezia” all’ombra del Cupolone, un candidato civico (nello specifico Alfio Marchini) in grado di riunire il centrodestra su un programma condiviso e renderlo vincente. Sammarco come al solito parla poco, aspetta gli eventi, ma gran parte dell’elettorato dei suoi uomini è di centrodestra. Dall’altra parte della barricata c’è invece Fabrizio Cicchitto, che lancia i progetti più disparati.

Partendo dal presupposto che “sia il centrodestra sia il centrosinistra a Roma sono messi molto male” e che “Mafia capitale è stata devastante per entrambi”, Cicchitto sottolinea la necessità di “cambiare gli schemi e adottare un altro gioco fuori dalla classica dicotomia tra i due poli, ovvero fare una lista civica di emergenza che metta insieme le forze più responsabili sia centrodestra sia del centrosinistra” per battere il MoVimento 5 Stelle e Salvini. L’idea è trovare un “candidato bipartisan civico” e creare in laboratorio il Partito della Nazione. “In una situazione di questo tipo – spiega Cicchitto – la cosa più intelligente che la parte migliore della politica romana possa fare è un investimento su un candidato civico al di là dello schema centrodestra e centrosinistra, entrambi in crisi e fortemente penalizzati dalle passate vicende”. Gli errori commessi con Mafia Capitale sono del resto sotto gli occhi di tutti. Situazione complicata anche nelle altre città. A Milano Carlo Giovanardi e Roberto Formigoni sostengono la necessità di allearsi col centrodestra, spalleggiati da Berlusconi e Maroni. Salvini non vuole marmellate, cioè non vuole Angelino Alfano (né Maurizio Lupi, scaricato anche dai suoi), ma è chiaro che per chi non vuole morire renziano l’ultima chiamata è rappresentata dalle prossime amministrative. A Napoli Gioacchino Alfano teorizza l’alleanza col Pd, la De Girolamo nel frattempo ha già cambiato casa.Tanti altri la seguiranno da qui alle comunali. E Ncd verrà archiviato.