C’è anche l’ex deputato di centrodestra, Pino Galati, in passato già coinvolto in cronache giudiziarie, tra le 24 persone sottoposte ad ordinanza cautelare dalla Guardia di Finanza di Catanzaro nell’ambito della maxi operazione denominata “Quinta bolgia” contro la ‘ndrangheta calabrese.
L’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo calabrese e con il supporto dello Servizio centrale di investigazione sulla criminalità organizzata (Scico) di Roma, ha portato in carcere 12 persone mentre altrettante sono finite agli arresti domiciliari; sequestrati beni per 10 milioni di euro. Coinvolti, fra gli altri, anche diversi funzionari pubblici tra cui un ex consigliere comunale di Lamezia Terme e alcuni dirigenti dell’Azienda Sanitaria Provinciale.
Galati, parlamentare dal 2006 ma non rieletto nelle ultime elezioni del marzo 2018 ed ex presidente dell’associazione “Calabresi nel mondo” della Regione Calabria, sarebbe accusato di aver assunto alcuni collaboratori per meri scopi clientelari. L’inchiesta ha preso le mosse da indagini sugli affari del clan Iannazzo-Daponte-Cannizzaro, ma è arrivata a toccare settori importanti della Sanità e della Pubblica amministrazione calabrese, fino a coinvolgere diverse personalità politiche locali, tra cui appunto Galati.