La via dello yoga porta alla felicità, provare per credere. È il messaggio che lancia il docu-film “Chloe: a journey through life”, esordio cinematografico della regista Simona Mondello: “Molte persone spesso non sanno cosa fare, a chi rivolgersi per stare meglio per riuscire a vivere una vita migliore, allora mi sono detta ‘perché non raccontarlo anche all’esterno’, dare anche alle altre persone la possibilità di stare bene, vivere una vita felice”. Gli ostacoli nella vita ci portano a fare delle scelte. Possiamo decidere di deprimerci o – viceversa – approfittarne per crescere. Lo yoga può aiutarci a stare meglio, come nel film accade alla protagonista Chloe, che a trent’anni si ritrova in grandi difficoltà: “Chloe, l’etimologia della parola significa germoglio, quindi nascita in un certo senso. Visto che il film è una rinascita a tutti gli effetti, a me è piaciuto questo nome, sia perché mi piace il nome Chloe, sia perché racconta questo: la rinascita di una persona, di una vita”. Interviste fatte negli Stati Uniti a scienziati come Joseph Ledoux, autore del libro “Il cervello emotivo” o ad Assisi a maestri come Jayadev Jaerschky (suo il libro “Respira che ti passa!”), si alternano a stupende immagini cinematografiche girate tra la Puglia e il Lazio. La protagonista, l’insegnante di yoga Francesca de Luca: “Abbiamo scelto questi posti bellissimi, tra cui la Puglia, che è la mia terra di provenienza, proprio perché le immagini fossero suggestive e accattivanti, ma in realtà anche per trasmettere questo, che è importante recuperare il nostro contatto con la natura. Dentro di noi ci sono infinite qualità, infinite potenzialità e molto spesso come dicono anche gli scienziati ‘viviamo al di sotto delle nostre capacità’ sia a livello fisico, sia a livello mentale, sia a livello spirituale. Attraverso lo yoga e la meditazione riusciamo liberare tutto questo potenziale e far sì che la vita diventi un meraviglioso viaggio per fiorire in tutto il nostro splendore”.