Nel dramma si sfiora la farsa, Messina di nuovo senza acqua. Roma invia la protezione civile
IRRESPONSABILE AMMINISTRAZIONE Si è rotta nuovamente per una frana la condotta di Fiumefreddo a Calatabiano. Impossibile entro oggi riparare il guasto
Si è rotta nuovamente per una frana la condotta di Fiumefreddo a Calatabiano che porta l’acqua alla città di Messina. La tubazione nei giorni scorsi, dopo che la città era rimasta a secco per oltre una settimana, era stata riparata dai tecnici dell’Amam. L’erogazione dell’acqua verso Messina é stata interrotta nuovamente. “Apprezziamo la prontezza del Governo che ha deciso di mandare a Messina gli uomini della protezione civile nazionale. La situazione è talmente grave che non credo siano più sufficienti i rimedi fin qui predisposti”, afferma il presidente della Commissione bicamerale per le questioni regionali, Gianpiero D’Alia. Diversi quartieri di Messina sono già senz’acqua: parte del Viale San Martino, via Garibaldi, viale Giostra e Annunziata dove si stava riprendendo da qualche giorno la normale erogazione sono già con i rubinetti a secco. Sembra impossibile che oggi si possa riparare il guasto. Quindi, gran parte della città sarà di nuovo senz’acqua. Intanto, un nuovo esposto, per il fenomeno degli “speculatori che hanno approfittato della situazione per lucrare sulla drammatica mancanza d’acqua”, è stato presentato alla Procura della Repubblica di Messina dal Codacons dopo quello per interruzione di pubblico servizio ed omissione di atti d’ufficio. “E’ inammissibile – afferma il presidente provinciale Antonio Cardile – si possa speculare su un bene primario come l’acqua e che si possa approfittare di un’emergenza collettiva per fare affari in danno dei cittadini e pertanto chiediamo che siano svolte tutte le indagini per chiarire i contorni della vicenda e che l’autorità giudiziaria acquisisca tutti i servizi televisivi sull’argomento”.
“Siamo alla tragicommedia. Ma è così difficile capire. N’è la condotta idrica che porta l’acqua a Messina non sarà mai stabile, e quindi utile, se il terreno su cui poggia (la collina di Calatabiano) rimane ballerino? Da due settimane si va avanti con interventi tampone e tanta improvvisazione, lasciando i messinesi senz’acqua e i calatabianesi sotto l’incubo della frana. Basta: i prefetti di Catania e Messina chiedano l’intervento del Genio militare e della Protezione civile nazionale.” Lo ha dichiarato l’esponente dell’opposizione all’Ars Nello Musumeci.