Nel governo si continua a litigare, alta tensione Conte-Salvini su “manovra al Viminale”
Il premier sbotta: “L’ennesimo sconfinamento”. Il capo dell’esecutivo tenta di mettere ordine anche sui migranti
“L’ennesimo sconfinamento”. Cosi’ Giuseppe Conte avrebbe accolto le parole pronunciate da Matteo Salvini ieri in mattinata a Milano. Nel mirino del presidente del Consiglio, che viene descritto, fin dal primo pomeriggio, “profondamente irritato” dalla “sgrammaticatura istituzionale” dimostrata dal suo vice premier, le dichiarazioni di quest’ultimo in vista dell’incontro sulla manovra con sindacati e associazioni di categoria in programma lunedi’ al Viminale. “Abbiamo invitato per lunedi’ 15 luglio tutti gli attori economici principali di questo Paese per preparare una manovra economica insieme. Quindi saremo pronti per quella data” con la nostra proposta di flat tax, aveva detto Salvini. Una dichiarazione assolutamente non gradita dal premier che aveva interpretato la frase di Salvini come uno sconfinamento in ruoli in realta’ suoi.
La manovra non si fa al Viminale, non spetta al ministro dell’Interno incontrare le parti sociali, avrebbe commentato il premier, che ha avviato da giorni un giro di ‘consultazioni’ a Palazzo Chigi coi sindacati per preparare il terreno sulla prossima legge di bilancio. A placare l’ira di Conte non sono bastate le rassicurazioni dello staff di Salvini sul fatto che non vi e’ alcuna intenzione di travalicare, ma solo di avviare un confronto. Ed e’ cosi’ che, mentre si stava cercando una ‘riappacificazione’, i leghisti hanno accolto come una doccia fredda la nota al vetriolo fatta trapelare da fonti di Palazzo Chigi. “Legittimo che Salvini da capo politico della Lega voglia incontrare le parti sociali. La manovra economica, ovviamente, si fa nelle sedi istituzionali con il Presidente del consiglio, il ministro dell’Economia e tutti i ministri competenti”, si e’ sottolineato.
Conte ha preso carta e penna e ha scritto a diversi ministri per convocare un vertice sui temi dell’immigrazione, su cui c’e’ stata polemica nei giorni scorsi tra Salvini e il ministro delle Difesa Elisabetta Trenta. “Da alcune settimane stiamo assistendo a un progressivo incremento del numero di imbarcazioni che trasportano migranti, che si approssimano alle nostre coste e sollecitano un attracco ai nostri porti. Diventa pertanto urgente coordinare le iniziative dei ministri competenti anche al fine di evitare che possano ingenerarsi sovrapposizioni o malintesi”, ha scritto il premier nella convocazione del vertice, fissato domani alle 19.