Nel mirino dei grillini gli inceneritori di Crocetta: “Pronti alle barricate”. Contrafatto: pronti al confronto aperto
SICILIA I deputati regionali hanno depositato due disegni di legge all’Ars. Trizzino: “L’intenzione della Regione è costruire gli impianti e mantenere attive le discariche esistenti”
A Catania e a Palermo, poi nel Messinese e infine nel comparto Ragusa-Siracusa, Enna,-Caltanissetta e Agrigento-Trapani, il futuro prossimo venturo disegnato da Crocetta è una cappa di smog che non risparmierà praticamente nessun angolo dell’isola”. A dirlo sono stati i deputati siciliani del Movimento 5 Stelle, che hanno aggiunto: “Al dictat renziano che ha imposto alla Sicilia la realizzazione di due `termovalorizzatori’, il `governo della rivoluzione’ ha risposto nei giorni scorsi con la proposta di sei impianti più piccoli, ma che in pratica non risparmieranno nessun angolo della Sicilia”. Da definire la precisa localizzazione “ma – ha affermato il presidente della commissione Ambiente, il Cinquestelle Giampiero Trizzino – non è peregrina l’idea che possano essere realizzati nei pressi delle discariche, a Bellolampo, per esempio, per quanto riguarda Palermo e a Motta per quanto riguarda Catania. Di certo c’è che corriamo il rischio di veder puntellata l’isola di impianti che guardano al passato e che rischiano di avvelenare il futuro. Crocetta disconosce le parole ‘recupero dei materiali’. Dovunque i rifiuti vengono valorizzati con la raccolta differenziata, in Sicilia si segue la strada opposta”.
Dei sei inceneritori, i due più grandi, con potenzialità non superiore a 200.000 tonnellate verrebbero realizzati a Palermo e a Catania, gli altri quattro, con potenzialità compresa tra le 60.000 e le 80.000 tonnellate, negli altri comprensori. “L’intenzione della Regione – ha continuato Trizzino – è chiarissima: costruire inceneritori, mantenere attive le discariche esistenti e fare pagare il conto ai cittadini. Nei documenti del governo viene imputata questa scelta ai i bassi livelli di raccolta differenziata. Ma di chi è la colpa, se non del governo? Perché dobbiamo pagare con la nostra salute e con le nostre tasche una scelta folle di una falsa politica ambientale?”. Per stoppare il pericolo inceneritori il M5S annuncia barricate che cominceranno all’Ars. “Abbiamo depositato – ha aggiunto Trizzino – due proposte di legge. La prima, condivisa con l’assessore all’energia Vania Contrafatto, che migliora l’eco-tassa rendendola più aderente ai costi attuali di conferimento dei rifiuti in discarica e, allo stesso tempo, premia i comuni che raggiungono più alti livelli di raccolta differenziata. La seconda proposta di legge, invece, prevede il divieto assoluto di incenerimento in tutto il territorio regionale e una serie di meccanismi per incentivare e spingere il recupero dei materiali, come le procedure semplificate per la costruzione delle piattaforme di raccolta e trasformazione, i centri di riuso, le eco-banche obbligatorie presso i grandi supermercati, le banche alimentari e la tariffa puntuale obbligatoria”. “Se queste misure non dovessero essere sufficienti – ha concluso Trizzino – il Movimento non disdegnerà di studiare altre forme di resistenza alla scellerate scelte di Crocetta”.
LA REPLICA “La Regione siciliana da tempo ha avviato un confronto con il governo nazionale sul tema dei rifiuti per incentivare la raccolta differenziata con un sistema di premialità nei confronti dei Comuni”. Lo dice l’assessore regionale all’Energia Vania Contrafatto. “Il governo nazionale ha previsto la realizzazione di due termovalorizzatori di nuova generazione in Sicilia, ma il governo regionale, in sede di conferenza Stato-Regioni, ne ha, invece, proposti 6 più piccoli – prosegue – con minor impatto, da realizzare secondo un principio di prossimità che eviti cioè di costringere i camion pieni di immondizia a percorrere centinaia di chilometri ogni giorno e permetta la creazione di piattaforme integrate”. “Il confronto è ancora in corso e prevederà il coinvolgimento dei territori – conclude – Non appena il piano sarà definito, tutti avranno la possibilità di fare le osservazioni che riterranno più opportune. Non c’è ancora una individuazione dei siti, che passerà dal confronto con tutti i soggetti interessati”.
ANCI “Ancora una volta arrivano notizie di piani regionali sui rifiuti che sono allarmanti nei contenuti e per le modalità con cui vengono elaborati”. Lo ha detto Leoluca Orlando, presidente dell’AnciSicilia. “Sentiamo parlare nuovamente di termovalorizzatori – ha aggiunto – invece che di riduzione, riuso e riciclo dei rifiuti ed ancora una volta assistiamo all’evoluzione di piani che si prospettano essere pensati, programmati ed attuati “contro” i territori, senza alcun coinvolgimento delle amministrazioni e delle comunità locali”.