Domani ricorre la Giornata internazionale della Felicità. Come se la passano gli italiani? Non proprio bene, lontani dal top. Il livello di felicità degli abitanti del Belpaese è sotto la media Ue, i giovani addirittura al terz’ultimo posto insieme ai greci. Sono alcuni dei numeri di Eurostat, che oggi ha pubblicato la prima indagine statistica sul livello di felicità (o soddisfazione) dei cittadini della Ue. L’indagine campionaria svolta nel 2013 ha consentito di elaborare un indicatore di soddisfazione che varia da 10 punti(pienamente soddisfatto) a 0 (assolutamente insoddisfatto). Tra i dati incoraggianti quello che vede l’80% della popolazione residente nella Ue con un indice di soddisfazione di 6 o superiore, dunque sufficiente o sopra la sufficienza. Le condizioni materiali di vita, le relazioni sociali e lo stato di salute sono chiaramente delle variabili importanti per misurare il grado di soddisfazione del proprio vivere. Al top della felicità ci sono danesi, svedesi e finlandesi, questi ultimi anche al top dell’Eurozona, tutti con un punteggio di 8. Seguono olandesi e austriaci (7,8 punti), belgi (7,6), lussemburghesi (7,5), irlandesi (7,4), tedeschi, britannici e polacchi (7,3), rumeni (7,2), maltesi (7,1).
Tutti questi cittadini hanno un indice di soddisfazione personale superiore o uguale a quello della media Ue (7,1). Un filino sotto la media i francesi (7,0), poi gli spagnoli (6,9). Più lontani gli italiani (6,7) nonchè portoghesi, greci, ciprioti e ungheresi, tutti a 6,2 punti. I più infelici i bulgari con appena 4,8 punti. Fuori dalla Ue, ma sempre in Europa, molto soddisfatti gli svizzeri (8 punti), poi gli islandesi (7,9), che proprio recentemente hanno ritirato la loro candidatura per entrare nell’Unione europea. Se si guarda alle classi di età, i giovani italiani tra 16-24 anni hanno un indice di felicità pari a 7 punti, a pari merito con i coetanei greci. Insieme occupano, nell’Unione Europea, il terz’ultimo posto nella scala della felicità giovanile. Peggio stanno solo i giovani ciprioti (6,9) e bulgari (5,8). I più felici gli austriaci (8,4) ed i soliti finlandesi (8,2), i tedeschi sono a 7,6 punti, in linea con la media Ue (7,6 punti) dei giovani. L’indagine di Eurostat non segnala divergenze di genere nella Ue, gli uomini presentano un indice di soddisfazione pari a 7,1, le donne sono a 7 punti. La “salute innanzitutto” è questo il motto per essere felici che emerge dall’indagine di Eurostat. I giudizi molto positivi sulla propria vita sono associati con buone condizioni di salute, seguono le condizioni di reddito, quelle di lavoro e le relazioni sociali.