E’ record di occupati in Europa. I dati diffusi da Eurostat indicano che nell’area euro i lavoratori ammontano a 158 milioni nel secondo trimestre dell’annio e 238,9 milioni nell’Europa a 28. “Sono i numeri più alti mai registrati nelle due aree”, rileva l’ufficio statistico di Bruxelles.
Nel secondo trimestre dell’anno infatti è proseguito il trend positivo dell’occupazione nel vecchio continente con una crescita dello 0,4% degli occupati rispetto ai primi tre mesi dell’anno sia nell’Eurozona che nei 28 paesi Ue. Su base annuale nel club dell’euro l’occupazione aumenta dell’1,5% mentre nell’Ue dell’1,4%. Nel periodo aprile-giugno le migliori performance sono state registrate da Malta e Estonia con una crescita dell’1,3%, a seguire Polonia (+1,2%), Cipro (+1%) e Lussemburgo (+0,9%). In Lettonia, Portogallo e Romania l’occupazione ha accusato una battuta d’arresto con una flessione dello 0,3% sul trimestre precedente e in Bulgaria -0,2%.
Tra le maggiori economie del continente, in Italia gli occupati registrano un aumento dello 0,5% sul primo trimestre e +0,9% sullo stesso periodo dello scorso anno. Incrementi più modesti in Germania (+0,2%) e Francia (+0,1%). A conferma di un trend positivo anche le previsioni di Manpower che prevede per l’ultimo triemstre dell’anno una crescita degli occupati in Italia pari al 2%, la seconda più alta dal 2011. “Le previsioni di assunzione da parte delle imprese italiane sono positive e riflettono un buon livello di ottimismo, in un momento caratterizzato anche dalla transizione politica e dalle nuove misure introdotte sul mercato del lavoro con la recente approvazione del Decreto Di Maio” dichiara Riccardo Barberis, ceo ManpowerGroup Italia.
“Crediamo, che la definizione di una strategia mirata all`attrazione e alla preparazione dei talenti debba essere una priorità, dal momento che in Italia il tasso di Talent Shortage registra il livello più alto degli ultimi 12 anni. Non solo attrarre e trattenere i migliori talenti, ma lavorare in sinergia con le imprese e le istituzioni per costruire le professionalità adeguate, deve essere un obiettivo chiave, nei prossimi mesi.
Un`attenzione particolare dovrà essere posta a favorire l`ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. L’Istat ha recentemente sottolineato come il livello degli under25 in cerca di occupazione sia uno dei più altri degli ultimi 10 anni (32,6%). Urgono misure che consentano ai giovani di sviluppare le competenze richieste dal mercato e di sviluppare un`occupabilità di lungo termine”.