Cronaca

Nell’ospedale pediatrico di Kiev fra i bambini feriti di guerra

L’ospedale pediatrico di Kiev è il più grande dell’Ucraina. Qui dall’inizio dell’invasione russa il personale sanitario è in prima linea per curare i bambini feriti, e anche gli adulti. In condizioni sempre più complicate, soprattutto ora che i bombardamenti su Kiev si sono intensificati. Si contano già 4 bambini uccisi. “È davvero terribile, è una sconfitta – dice la pediatra Svitlana Onysko – Sul piano emotivo è durissima. Noi viviamo all’ospedale, non torniamo mai a casa, siamo disponibili 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, a tutte le ore del giorno, della notte, mattina e sera noi ci precipitiamo per aiutare i bambini, è terribile e difficile”.

Fra i ricoverati un ragazzino di 13 anni miracolosamente sopravvissuto alla pioggia di proiettili che ha colpito la macchina su cui viaggiava con suo padre e un cugino di 6 anni. Lui è l’unico a esserne uscito vivo. “La sua faccia era ferita, mascella, naso e gamba rotti – dice la madre – è stato colpito al braccio, in due punti alle gambe e aveva un proiettile o due nella schiena”. Una pallottola è ancora conficcata vicino alla colonna vertebrale, dovrà essere ancora operato.

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