Nepal, sono oltre 6.000 i morti. Mancano all’appello 1.000 europei

Il bilancio del terremoto in Nepal è salito ulteriormente a 6.204 morti e 13.932 feriti, secondo i dati raccolti dalle autorità locali. I cittadini europei che risultano ancora irreperibili sono invece un migliaio, secondo quanto ha detto l’ambasciatore dell’Unione europea in Nepal, Rensje Teerink. La maggior parte delle persone di cui si sono perse le tracce sono escursionisti che si trovavano nella regione del Langtang, cioè nei pressi dell’epicentro del sisma, che ha colpito il Paese proprio del momento dell’alta stagione per i trekking. Secondo l’Onu, 8 dei 28 milioni di abitanti del Nepal, di cui 1,7 milioni di bambini, sono stati colpiti dal sisma di sabato scorso, magnitudo 7,8, il più devastante degli ultimi 80 anni nel Paese. Ieri la Croce Rossa Internazionale ha detto che praticamente tutte le case dei villaggi nei pressi dell’epicentro del terremoto in Nepal sono state rase al suolo dalla violenza del sisma e si è detta “estremamente preoccupata” per la sorte di migliaia di persone residenti in quelle zone.

“Sei squadre della Croce rossa hanno riportato notizie da città e villaggi nei pressi dell’epicentro che hanno subìto una devastazione quasi totale”, si legge in un comunicato, “gli abitanti sono in una situazione disperata”. Il ministero degli Interni nepalese ha fatto sapere che 20 elicotteri con aiuti alimentari e medicine sono riusciti ad atterrare nei distretti di Sindhupalchok, Dolakha, Rasuwa, Nuwakot, Dhading e Gorkha. Nelle ultime ore sono stati ancora ritrovati vive sotto le macerie due persone a Kathmandu, un ragazzino di 15 anni e una ragazza di 20 anni. Le Nazioni Unite hanno lanciato un appello per la raccolta di 415 milioni di dollari necessari agli aiuti delle vittime del sisma.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it
Condividi
Pubblicato da