La Nasa potrebbe perdere l’appuntamento con il ritorno sulla Luna nel 2024, a causa di un ritardo nello sviluppo delle nuove tute xEmu (eXploration Extravehicular Mobility Unit), le tute spaziali da esplorazione di nuova generazione, necessarie per compiere attività extraveicolari sul suolo lunare, durante le missioni Artemis. Un rapporto, pubblicato il 10 agosto 2021 dall’ufficio dell’Ispettorato Generale della Nasa, parla chiaro: ci sono almeno 20 mesi di ritardo rispetto alla tabella di marcia sulla verifica e i test delle tute lunari… e questo preclude l’allunaggio nel 2024, come pianificato dalla Nasa.
Il ritardo è dovuto a un insieme di molteplici aspetti, non ultimo il rallentamento delle attività per la pandemia di Covid-19, ancora in corso, oltre a una serie di tagli al bilancio e problemi tecnici anche nello sviluppo del sistema di lancio SLS (Space Launch System), della navetta Orion e del modulo d’allunaggio HLS (Human Landing System) che, di fatto, hanno notevolemente allungato i tempi del programma Artemis, al quale partecipano anche l’Agenzia spaziale europea (Esa) e quella italiana (Asi), con il coinvolgimento di diverse aziende aerospaziali italiane come Thales Alenia Space (gruppo Leonardo) che sta costruendo alcuni moduli della stazione cislunare “Lunar Gateway”. Salvo accelerazioni dell’ultim’ora, dunque, non si tornerà sulla Luna prima del 2026 o oltre, a meno che non sia ancora una volta il settore privato a metterci una pezza, come già accaduto con il Commercial Crew Program per trasportare gli astronauti sulla Stazione spaziale internazionale.