Mentre la guerra nel Medio Oriente raggiunge il giorno 86, il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato che il conflitto “proseguirà per molti mesi” nonostante le pressioni internazionali per porre fine alle ostilità. Netanyahu ha tenuto a lanciare un monito esplicito: “Stiamo colpendo duramente Hezbollah. Qualsiasi estensione della guerra da parte loro verrà risolta con risposte che supereranno ogni loro immaginazione. Lo stesso vale per l’Iran”.
Intanto, l’esercito israeliano ha annunciato di aver eliminato una cellula terroristica a Gaza City, con decine di guerriglieri uccisi durante l’operazione. Nel frattempo, i mediatori del Qatar hanno riportato che Hamas ha accettato, in linea di principio, di riprendere i colloqui per il rilascio di circa 40 ostaggi detenuti a Gaza, a condizione di ottenere una temporanea interruzione dei combattimenti. Nonostante questi sviluppi, l’Onu ha lanciato un nuovo allarme, sottolineando che “il 40% della popolazione a Gaza è a rischio denutrizione” a causa delle ripercussioni devastanti del conflitto.
Le forze armate israeliane hanno intensificato le operazioni di terra nel sud di Gaza, penetrando nelle postazioni di Hamas nel cuore della città di Khan Yunis, incluso il quartier generale dell’intelligence dell’organizzazione terroristica. Durante queste incursioni sono stati recuperati “documenti preziosi”. Intanto, le analisi in corso sui documenti recuperati durante le operazioni nella Striscia di Gaza, oltre 65 milioni di file e circa mezzo milione di documenti, sono condotte dalle forze di difesa di Tel Aviv per individuare le infrastrutture di Hamas.
L’unità per la raccolta di informazioni della direzione dell’intelligence militare israeliana ha confermato che l’analisi sta portando a significativi miglioramenti nelle operazioni contro Hamas. Tra i documenti analizzati, sono state rinvenute mappe che indicano l’ubicazione di tunnel e depositi di esplosivi. I militari israeliani hanno distrutto un deposito di esplosivi a Beit Hanoun grazie a informazioni provenienti da questi documenti. Infine, Netanyahu ha espresso la sua visione sul futuro in un commento sul Wall Street Journal: “Una volta distrutto Hamas, Gaza potrà essere smilitarizzata e ricostruita, aprendo così prospettive di pace più ampie in Medio Oriente”.