Oggi per Netflix arriva il giorno atteso da tanti mesi. In contemporanea su Internet e nelle sale cinematografiche americane pubblicherà la sua prima produzione cinematografica originale, “Beasts of No Nation”. Il colosso dello streaming online vuole capire se la sua decisione aiuterà i cinema (gli spettatori continuano a diminuire) oppure creerà nuove difficoltà. Di fatto la mossa di Netflix – che era stata annunciata in estate – non è stata ben accolta dalle principali catene americane di cinema: AMC, Regal, Cinemark e Carmike sin dall’inizio hanno detto che non avrebbero proiettato il film con Idris Elba, lamentando che l’uscita in contemporanea sul web avrebbe diminuito gli spettatori in sala. Tuttavia secondo diversi analisti quella di oggi è solo una prova su piccola scala, visto che “Beasts of No Nation” è una produzione indipendente e non dovrebbe attirare masse di spettatori nei cinema. Il funzionamento del modello si vedrà quando Netflix – che il prossimo 22 ottobre arriva in Italia – farà uscire “War Machine”, una super produzione con Brad Pitt. In tutto questo i conti trimestrali del gruppo non sono stati convincenti.
L’espansione internazionale ha pesato sui bilancio del re dello streaming. Due giorni fa Netflix ha deluso gli entusiasmi degli investitori: i profitti si sono dimezzati a 29,4 milioni di dollari – senza battere le attese degli analisti – e i costi sono aumentati. In particolare le attività internazionali hanno raddoppiato le perdite toccando quota 68 milioni. Anche la crescita degli abbonati ha frenato negli Stati Uniti, mentre l’espansione all’estero ha portato alla società 2,74 milioni di nuovi utenti: adesso il totale degli abbonati a livello globale a 69,7 milioni. I vertici di Netflix avevano da tempo detto agli investitoti che per tentare l’espansione su scala globale ci si sarebbe dovuto aspettare perdite a causa degli investimenti iniziali. Adesso bisogna capire se il gruppo californiano potrà veramente conquistare il mondo creando un modello sostenibile. E magari dare un aiuto anche ai cinema ad uscire dalla crisi di spettatori.