Sono arrivati a Palermo ieri pomeriggio, dopo l’ultimo dei due concerti dati a Roma al Circo Massimo. Anna Netrebko e Yusif Eyvazov, compagni nella vita e sul palcoscenico, saranno domani protagonisti di una delle chicche della programmazione estiva – anti Covid si potrebbe dire – della Fondazione Teatro Massimo, che con la presenza della coppia più “paparazzata” nonché “webfallowerata” della Lirica si produce in un Coup de theatre non indifferente, complice anche il fatto che Yusif Eyvazov sarebbe stato interprete della Manon che – ancora non si sa se andrà in scena o meno ed eventualmente come – è programmata in Stagione in autunno. Dalla Capitale d’Italia a quella Sicula il volo è stato breve e questo ha consentito alla coppia di fare un giro panoramico e culinario delle bellezze parnomensi. Chi ieri sera si è trovato – come la sottoscritta – tra via dell’Orologio, via Maqueda, alla Fontana “della vergogna” o ai fori, ha potuto incontrare la coppia gustare un piatto di pesce o mangiare un gelato o sfrecciare su un risciò motorizzato nella notte illuminata da una luna quasi solare…. La passione per le visite culturali dei luoghi dove danno i concerti è nota a chi per lavoro – come la sottoscritta – o per curiosità segue i profili social dei due cantanti che uniscono alla bravura canora anche una bravura in storytelling e video narrazione.
Ecco quindi che un semplice aprire di Facebook o di Instagram diventa quasi più interessante di una intervista canonica via telefono, o domande preparate e inviate, con risposte secche, consuete e spesso asettiche. Ecco così che sfogliando i profili possiamo sapere che la tappa palermitana faceva sfolgorare gli occhi per l’attesa, che i pomodori assaggiati al ristorante “non avevano alcun gusto” e non potevano paragonarsi “a quelli della propria casa in Russia. Come anche vedere la gioia e le risate, quasi fanciullesche, nel girare in notturna tra le viuzze della Cala a bordo di un traballante triciclo motorizzato. E prima ancora si può sapere come ogni tappa di questo tour estivo tutto italiano – cominciato a Napoli con la Tosca a Piazza Plebiscito, continuato poi a Verona con il Gala Lirico a fianco di Ekaterina Gubanova e Giorgio Maestri e passato poi appunto attraverso Roma con un Omaggio all’Italia reso al Circo Massimo – abbia affascinato i due interpreti. Internet ci da quindi il privilegio e permette di cogliere quel lato spensierato e goliardico che raramente fa capolino da un concerto o da una rappresentazione scenica, o anche da una intervista stessa.
Entrambi provenienti da due aree dell’Est – Krasnodar, in Russia, e Baku in Azerbaijan – da una dura gavetta hanno in modo diverso scalato le vette del mondo operistico conquistandosi uno spazio personale. Conosciutisi a Roma, interpreti di una Manon diretta da Riccardo Muti, hanno unito le loro vite formando un infallibile duo artistico e familiare che oggi sembra essere divenuto quasi iconico. È così che Anna Netrebko e Yusif Eyvazov hanno abituato il loro pubblico, sia come interpreti appassionati, che coppia, a veri e propri slanci capaci di colmare le distanze di una scena come di riempire l’aere di una trepidante attesa. Attesa che già oggi si respira con il loro varcare le porte del Teatro Massimo dopo avere salito le monumentali scalinate custodite dai due leoni in bronzo, accolti dallo staff della Fondazione e occupato il palcoscenico, pronti ad iniziare le prove in sala con il maestro Michelangelo Mazza alla guida dell’Orchestra e del Coro diretto da Ciro Visco.
Trepidante attesa che si acuisce dando uno sguardo al programma di domani sera: Verdi, Puccini, Cilea, Giordano con i più conosciuti duetti, cori e Arie e intermezzi – dall’Otello, Andrea Chenier, Adriana Lecouvreur, Tosca, Traviata, Nabucco, Manon e Fedora – ma anche Dvoräk con la splendida Canzone alla Luna da Rusalka. Un programma imperniato sulle pagine più classiche della lirica mondiale che però non è l’unico interesse musicale dei due. Entrambi infatti non disdegnano il crossover, specialmente in alcune esibizioni in patria – dove interpretano le canzoni del compositore Igor Krutoy, specializzato in un genere che usa mixare il sinfonico con il pop -. Chissà quindi che la tappa palermitana non sia l’occasione per ascoltarli in questo genere oppure, come a Roma, con una canzone tipica locale, magari Ciuri Ciuri, o Vitti ‘na crozza… Chissà, domani si vedrà, al momento possiamo solo aspettare “trepidantemente.