Vite frenetiche, ansia, stress. Il nuovo antidoto tanto in voga tra i giovani newyorkesi si chiama kava, una bevanda che si ricava dall’omonima pianta che cresce in alcune isole del Pacifico. Non si tratta di alcol e nemmeno di una droga, ma di una bibita che ha un effetto narcotico e secondo molti giovani aiuta ad alleviare le fatiche della vita moderna. Le radici di questa pianta che contengono i principi attivi vengono seccate, ridotte in polvere e mescolate con acqua, il risultato è a prima vista simile al fango, ma ci si possono aggiungere succhi di frutta e aromi. Dopo averla bevuta ci si sente storditi, si annebbia la vista, ci si rilassa, c’è un effetto euforia, e a New York spopolano i kava bar dove gustarla in tante varianti.
“Ci sono tante cose stressanti al giorno d’oggi in America – spiega Harding Stowe, manager del Brooklyn kava – soprattutto dall’elezione di Trump, è per questo che la gente ha bisogno di rilassarsi”. “Abbiamo clienti di ogni tipo – dice – banchieri, musicisti, artisti…”. “Credo che a New York ci siano tante persone stressate – afferma Sabrina, cliente del bar – New York è molto veloce, sempre in movimento e se non vai alla sua stessa velocità, se non corri, rimani indietro, qui invece puoi permetterti di rallentare”. Gli effetti negativi di questa bevanda sono ancora tutti da chiarire, non è dannosa come gli alcolici e le droghe ma la stessa Food and Drug Administration anni fa aveva avvertito sulla possibilità di rari effetti collaterali al fegato.