Nicola Piovani torna in Sicilia con ‘Concerto in quintetto’

Nicola Piovani Torna in Sicilia. Dopo il recente successo a Palermo, in cui ha diretto l’Orchestra del Teatro Massimo, il maestro proporrà il suo ‘Concerto in quintetto’ giovedì 21 agosto presso la Villa Bagnoli di Capo d’Orlando, in provincia di Messina e venerdì 22 agosto, nell’ambito dell”Etna in scena 2014′, all’Anfiteatro Comunale di Zafferana Etnea, in provincia di Catania. Entrambi i concerti si terranno alle 21. Il ‘Concerto in quintetto’ prevede brani scritti per il cinema, per il teatro, per concerto, rivisitati da Piovani per un piccolo gruppo di solisti, tra i quali spicca il ruolo del pianoforte, suonato dall’autore.

Con un repertorio che viene dal cinema dei Taviani, di Moretti, di Benigni, di Fellini, il progetto nasce con l’idea di fondo di mostrare al pubblico i fabbricatori di suono, che al cinema non si vedono mai e che anche il teatro, talvolta, nasconde nel buio del golfo mistico. Da un repertorio di quasi centocinquanta film Nicola Piovani ha estratto un riepilogo del tutto provvisorio e inevitabilmente lacunoso, un’autobiografia musicale da cui non potevano essere escluse le composizioni nate per il teatro.

Sabato 23 agosto Nicola Piovani proporrà il suo ‘Concerto in Quintetto’ al Teatro Comunale di Valderice, in provincia di Trapani. “Tornare a suonare in Sicilia ci darà un’emozione gioiosa in più, come sempre, e sceglieremo dei titoli da eseguire che si intonino a questa gioia – spiega Piovani – Suoneremo sicuramente dei brani inediti per questa bella terra a cui ci siamo affezionati da anni”. Rispetto ai concerti di ampio organico orchestrale, il ‘Concerto in quintetto’ è una riflessione più intima e flessibile, che molto punta sulla cantabilità dei singoli strumenti, ma anche sulla duttilità ritmica di un organico agile, che permette all’invenzione solistica di rivelare lati nascosti fra le pieghe di partiture destinate all’origine a un repertorio corale, collettivo. Comunicando il linguaggio della musica come un esperanto, ‘Concerto in quintetto’ ha sperimentato come in teatro ogni sera sia diversa dalla precedente, ma anche come in ogni parte del mondo il pubblico si somigli e dimostri le stesse reazioni. Di replica in replica, l’allestimento si è modificato, si è adattato alle platee che lo hanno applaudito, prendendone la forma come un vestito indossato. Tanto da poter dire che anche il pubblico è, a suo modo, coautore di ‘Concerto in quintetto’.

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