“Noi interpretiamo il tocco in base al contesto della relazione. Possiamo percepire un tocco in un particolare posto, da parte di un parente o di un amico, come un gesto piacevole, mentre lo stesso tocco da un partner più essere più piacevole, e da un estraneo del tutto sgradito”, ha sottolineato il professore. “Vorrei segnalare – ha continuato – che baciare un estraneo sulla guancia può essere sgradito a molte persone. Ma nella vita moderna è diventato convenzionale come una stretta di mano e non sembra più un gesto molto intimo, specialmente se si è introdotti da un amico”. I ricercatori hanno chiesto agli individui interpellati di colorare le aree del corpo umano nel quale permetterebbero a particolari persone di toccare, andando da un partner a un estraneo. I risultati, combinati, hanno prodotto una mappa nella quale, per la prima volta, viene indicata l’area toccabile del corpo in rapporto alla relazione particolare intrattenuta. I risultati sono in alcuni casi prevedibili, in altri meno. Per esempio gli italiani sono meno a proprio agio se toccati rispetto ai russi e ai finlandesi, che sono quelli più a proprio agio. “I risultati indicano che toccare è un importante modo per mantenere le relazioni sociali”, ha spiegato Julia Suvilehto della Aalto University. “Più è grande il piacere prodotto toccando una specifica area del corpo – ha precisato -, più selettivamente noi permettiamo agli altri di toccarla”.