Economia

Niente più wex tax ma spunta la tassa sulla Coca-Cola

La Lega ha presentato e poi ritirato un emendamento alla manovra che punta a riscrivere la web tax prevedendo un’aliquota al 6% sull’ammontare dei corrispettivi, al netto dell’Iva, delle transazioni digitali anziche’ del 3% sul valore della singola transazione. La proposta di modifica, a prima firma Giulio Centemero, era stata presentata in commissione Finanze della Camera.

L’imposta, si legge nel testo dell’emendamento, si applica “con aliquota del 6% sull’ammontare dei corrispettivi” relativi alle prestazioni di servizi tramite mezzi elettronici, ovvero attraverso “Internet o una rete elettronica e la cui natura rende la prestazione essenzialmente automatizzata”. L’estensione alle prestazioni di ulteriori servizi potra’ essere prevista da un decreto del ministero dell’Economia da emanare entro 120 giorni dall’entrata in vigore della legge di bilancio.[irp]

La web tax approvata con la legge di bilancio 2018 prevede un’aliquota al 3% applicata solo ai soggetti che effettuano oltre tremila transazioni di servizi in un anno.L’entrata in vigore era prevista per il primo gennaio 2019. L’emendamento della Lega, oltre a portare l’aliquota al 6% fa slittare l’entrata in vigore dal 1 aprile 2019. Nel frattempo spunta la tassa sulle bevande zuccherate, come la Coca-Cola, per coprire l’esclusione del regime Irap per le partite Iva fino a 100 mila euro. E’ quanto prevede un emendamento M5s-Lega alla Manovra, approvato in commissione Finanze, che dovrà essere esaminato dalla commissione Bilancio.

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redazione