Politica

Niente politica estera nel programma M5s, divario tra Pd-centrodestra

Il Pd vuole muovere l’Italia verso “gli Stati Uniti d’Europa”. Il centrodestra (FI, Lega, FdI, Nci-Udc) vuole “una revisione dei Trattati europei, la riduzione del surplus di versamenti annuali italiani al bilancio Ue” e “la prevalenza della nostra Costituzione sul diritto comunitario, sul modello tedesco”. M5s non cita mai l’Europa ne’ gli Usa ne’ la Russia nel suo programma. Queste le dirimenti differenze di politica estera tra i tre principali schieramenti politici. Leu e’ “per una scelta europeista ma contro la deriva tecnocratica che ha preso l’Europa”. +Europa vuole “una federazione leggera verso gli Stati Uniti d’Europa” e “diplomazia e difesa a livello federale. Servono Forze Armate della Ue addestrate ed equipaggiate al meglio, ma prive di armi nucleari”. Insieme ritiene “gli Stati Uniti d’Europa l’unico argine agli squilibri del nostro tempo, anche se la Ue e’ sotto attacco e a rischio tenuta”. La ‘Civica Popolare Lorenzin’ vuole “un europeismo come strumento di pace e non come sovrastruttura burocratica”. All’estrema destra Casapound vuole “abbandonare l’euro” e chiede “l’uscita dell’Italia dalla Ue”. La lista ‘Italia agli Italiani’ di Roberto Fiore vuole che l’Italia esca da “Ue, euro e Nato” e progetta “una politica di amicizia con la Russia”. All’estrema sinistra Potere al popolo vuole “la rottura del vincolo di subalternita’ che ci lega alla Nato e una nuova Europa fondata sulla solidarieta’ tra lavoratori”. La lista ‘Per una sinistra rivoluzionaria’ chiede “la rottura unilaterale dei Trattati europei”. Il Partito comunista di Marco Rizzo chiede “l’uscita dell’Italia dalla Ue”.

Gli unici punti di politica estera del M5s 1) la riduzione del rapporto debito/pil di 40 punti in 10 anni; 2) la valorizzazione e la tutela del made in Italy; 3) Italia.it deve diventare la piattaforma e-commerce per i prodotti made in Italy nel mondo; 4) la salvaguardia della qualita’ dei prodotti italiani minacciati dai trattati internazionali. I principali punti del programma di centrodestra di politica estera sono: 1) meno vincoli da Europa; 2) no alle politiche di austerita’; 3) no alle regolamentazioni eccessive che ostacolano lo sviluppo; 4) revisione dei trattati europei; 5) piu’ politica, meno burocrazia in Europa; 6) riduzione del surplus dei versamenti annuali italiani al bilancio UE; 7) prevalenza della nostra Costituzione sul diritto comunitario, sul modello tedesco (recupero di sovranita’); 8) tutela in ogni sede degli interessi italiani a partire dalla sicurezza del risparmio e della tutela del Made in Italy, con particolare riguardo alle tipicita’ delle produzioni agricole e dell’agroalimentare. I principali punti di politica estera del Pd sono: 1) verso gli Stati Uniti d’Europa. La nostra appartenenza all’Europa e all’euro non sono non e’ in discussione ma e’ motivo d’orgoglio; 2) proprio perche’ abbiamo nel cuore il sogno degli Stati Uniti d’Europa, non possiamo accettare che le istituzioni di Bruxelles procedano in un cabotaggio di corto respiro; 3) elezione diretta del Presidente della Commissione Ue; 4) unificare le Presidenze della Commissione e del Consiglio Europeo; 5) creare liste transnazionali alle prossime elezioni europee; 6) istituire un ministero delle Finanze per l’area Euro; 7) i Paesi europei pronti a realizzare una maggiore integrazione fondino non solo un’Unione fiscale ma una vera Unione sociale; 8) Europa protagonista in tutti i teatri di crisi internazionale ma in modo particolare nel rapporto con l’Africa; 9) Erasmus e servizio civile europeo; 10) no a filosofia del Fiscal Compact ma debito pubblico al 100% in 10 anni.

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