Il regime militare del Niger, in un comunicato letto alla tv di Stato, accusa la Francia di avere “in modo unilaterale liberato degli elementi terroristi detenuti”, intendendo con “terroristi” dei jihadisti armati. “Gli eventi di un’estrema gravità che sono in corso in Niger, esito del comportamento delle forze francesi sul nostro territorio e i loro complici. In effetti, questo giorno, 9 agosto 2023, verso le 6.30 del mattino, la posizione della Guardia nazionale del Niger a Bourkou Bourkou, 30 chilometri dal sito aurifero di Samira, è stata oggetto di un attacco. In questo momento il bilancio non è ancora chiaro. Tuttavia, come promemoria, attraverso una comunicazione diretta con i partner occidentali, i comportamenti delle forze francesi sono stati condannati per avere in modo unilaterale liberato degli elementi terroristi prigionieri”.
“Questi sono stati radunati in una valle del villaggio di Fitili, 28 chilometri a nord-ovest di Yatakala, dove si svolgeva una riunione di pianificazione con l’obiettivo di attaccare delle posizioni militari nell’area dei tre confini – continua il comunicato -. I capi degli elementi terroristi liberati, nel numero di 16, erano stati arrestati in tre operazioni di cui due in territorio nigerino. Il 15 giugno 2023 a Yéssi, 38 chilometri da Bankilaré, con l’arresto di tre terroristi, il 16 giugno 2023 a Makarma, con l’arresto di cinque terroristi, il 7 luglio 2023 a Tin Atissan 15 chilometri a ovest di Hourara, 45 chilometri a nord-ovest di Ayorou, in territorio maliano, con l’arresto di 9 terroristi”.
Parigi, dal canto suo, smentisce di avere violato lo spazio aereo del Niger e le accuse da parte dei militari al potere di aver rilasciato dei terroristi, ovvero dei militanti jihadisti, con l’obiettivo di destabilizzare il Paese africano dopo il golpe del 26 luglio. “Il volo effettuato questa mattina (oggi, ndr) è stato autorizzato e coordinato con l’esercito nigerino”, ha detto ad Afp una fonte del governo francese, rilanciata dai media parigini. “E nessun terrorista è stato rilasciato dalle forze francesi”, ha aggiunto la stessa fonte.
Queste accuse contro l’ex potenza coloniale della regione, particolarmente colpita dal golpe del 26 luglio, giungono alla vigilia di un vertice della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas) in Nigeria. L’organizzazione ha minacciato un intervento armato in caso di fallimento delle vie diplomatiche per riportare in carica il presidente nigerino, Mohamed Bazoum.