Politica

Il nipote di Vespa candidato alla Camera: “Non mi ha mai avvantaggiato, anzi…”

E’ reduce di un siparietto televisivo: “Avevo preso questo Chupa chups, per la mia bambina, ma lo lascerò a Danilo Toninelli perché se lo merita di più…”. L’ironia di Andrea Ruggieri è indirizzata all’esponente Cinquestelle, entrambi ospiti di una trasmissione, in quanto il pentastellato “manifesta un infantilismo inaudito e per un quarto d’ora di scenata infantile, si merita un leccalecca…”. Spente le telecamere, il candidato di Forza Italia nel collegio Lazio 1, s’è rituffato in campagna elettorale. Ultimi nove giorni per poter conquistare un seggio alla Camera. L’avvocato e giornalista parla di un rapporto con Berlusconi “fantastico”. E piace evidenziare che “il Presidente mi ha accolto in maniera paterna, dandomi una grande opportunità, in un Paese in cui le opportunità sono molto rare”.

Ruggieri, iniziamo da questa candidatura…

“Io nel 2015 lasciai il mio lavoro che era quello di inviato e autore di trasmissioni di informazione, e andai a lavorare con il Presidente Silvio Berlusconi, diventando il responsabile di comunicazione tv di Forza Italia”.

Il suo ingresso nel partito avvenne nel 2015.

“Sì, a maggio per l’esattezza, nel peggiore momento di Forza Italia e di Berlusconi, quando tutti se ne andavano o tradivano. In questi tre anni di lavoro con il Presidente abbiamo valorizzato, attraverso i media, personaggi nuovi del partito, scoprirne di talentuosi che erano, invece, rimasti un po’ in disparte, aggiornare il programma in senso liberale, e poi abbiamo fatto le due campagne televisive, referendum e amministrative dello scorso anno che sono state di successo. Sono stato sempre sicuro che il presidente Berlusconi avrebbe potuto, rinnovando il programma e il partito, arrivare a giocarsi la vittoria delle elezioni Politiche. E oggi, così è. Ma allora tutti erano scettici, i miei colleghi per primi e anche alcuni dirigenti di Fi dicevano che ero un pazzo: ‘sei un pazzo perché hai un lavoro e metti tutto a repentaglio per andare a lavorare con un uomo che politicamente rischia di essere finito’. Questo era quello che mi dicevano”.

La candidatura a Montecitorio è allora un premio.

“Sì, è un premio. Non è la candidatura in cui speravo, non sono stato trattato in maniera privilegiata, anzi! Però è, diciamo, una naturale conseguenza di un impegno lungo 2 anni e mezzo e una naturale prosecuzione del lavoro che ho fatto insieme al Presidente Berlusconi, gomito a gomito, negli ultimi due anni e mezzo”.

Che vuol dire “non è la candidatura a cui speravo”?

“Per io essere eletto alla Camera devo auspicare che la candidata Annagrazia Calabria mi preceda nel proporzionale di Roma, quindi che vinca nel suo collegio uninominale di Castel Giubileo. Ma ce la guadagneremo e sarà più gustoso”.

In molti hanno sostenuto che essendo lei il nipote di Bruno Vespa, avrebbe avuto una corsia preferenziale…

“Non ce l’ho mai avuta. Purtroppo, l’esser nipote di Bruno non mi ha mai avvantaggiato, anzi… Questo lo sanno tutti coloro, e sono tanti, con cui ho lavorato in vita mia”.

In questa avventura, la sua compagna Anna Falchi lo sostiene o anche lei dice che è un pazzo.

“No, la mia compagna si augura che io ce la faccia. Tuttavia, sa perfettamente che anche se andasse male io ho un lavoro a cui tornare, quindi credo che sarà con me fino alla fine”.

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