Cronaca

Niscemi, tutto pronto per l’accensione dei Muos. I cittadini: “Non siamo cavie”

E’ il giorno della protesta e della paura oggi a Niscemi, in provincia di Caltanissetta, per l’accensione della struttura radar del sistema di difesa Usa. Fino a venerdi’ saranno effettuati test sulla sicurezza dell’impianto a seguito della decisione del Consiglio di giustizia amministrativa che intende verificare sul campo la reale pericolosita’ delle emissioni elettromagnetiche della struttura. “Non siamo cavie”, affermano le ‘mamme No Muos’, “riteniamo che non siano state poste le necessarie cautele e temiamo per i nostri figli”. Alcuni residenti si sono recati anche presso il Comune, in parrocchia o dal proprio medico – soprattutto gli anziani – per essere rassicurati. Il Comitato No Muos presidia la zona antistante l’impianto e anche i loro tecnici stanno compiendo misurazioni. Con ordinanza del 26 febbraio scorso i giudici avevano disposto il completamento dell’attivita’ di controllo, attraverso la misurazione delle emissioni prodotte dalle parabole e dalle antenne e le operazioni di ‘verificazione’ del campo elettromagnetico. Applicando la normativa tecnica di settore, deve essere misurato il campo elettromagnetico prodotto secondo il principio del “caso peggiore”, quindi nelle piu’ gravose condizioni d’esercizio con tutte le antenne in funzione alla massima potenza.

Dunque, paura, tensioni e proteste a Niscemi. Legambiente ha gia’ depositato una memoria con la quale ha tentato di resistere alla decisione, ma non e’ stata accolta. E’ seguita una analoga richiesta del comitato delle ‘Mamme No Muos’ al prefetto. Si oppone anche il Movimento cinque stelle che ha scritto alla prefettura affinche’ sospenda le operazioni “in assenza delle indispensabili condizioni di sicurezza che garantiscano l’incolumita’ della popolazione: i cittadini non sono topi da laboratorio”. Legambiente Sicilia chiede anche al sindaco di Niscemi, al prefetto e alla Asp di Caltanissetta e a tutte le altre autorita’ competenti, “che siano poste in essere tutte le azioni amministrative necessarie per garantire, nei giorni di verificazione, che non ci siano rischi per la salute dei cittadini in ordine alla messa in funzione dell’impianto e che ne venga data ampia e preventiva comunicazione alla popolazione”. L’associazione ambientalista e’ in atto costituita al Consiglio di giustizia amministrativa per contrastare il ricorso in appello del ministero che ha impugnato la sentenza del Tar che, accogliendo i ricorsi di Legambiente, di altre associazioni e del Comune di Niscemi, ha revocato le autorizzazioni concesse, con il conseguente blocco dei lavori.

 

Pubblicato da
redazione