Il Nobel per la Medicina 2023 è stato assegnato Katalin Karikó e Drew Weissman per avere gettato le basi per i vaccini a mRna messaggero che hanno reso possibili i vaccini anti Covid-19. La scoperta, rileva la Fondazione Nobel, ha modificato radicalmente la comprensione di come la molecola di Rna messaggero interagisce con il sistema immunitario. “Ogni ottobre mia madre mi diceva: ‘stavo sentendo alla radio che potresti vincere il Nobel’ – afferma la ricercatrice Katalin Karikó, 68 anni, nel video che l’Università della Pennsylvania ha preparato in occasione del premio -. Io rispondevo: mamma, sai che non vincerò mai, ma lei insisteva: ‘ma tu lavori così tanto’ e io le dicevo che molti scienziati lavorano molto duramente. Nello stesso video Drew Weissman osserva che il Nobel è “il premio più importante che uno scienziato possa avere, è un onore incredibile. Penso – ha aggiunto – che la cosa importante è che non avremmo potuto ottenere questo riconoscimento se non fossimo stati coinvolti entrambi” nella ricerca sui vaccini a Rna messaggero.
E’ la seconda volta, nella storia del Nobel per la Medicina, che viene premiato un vaccino. Prima della tecnologia dell’Rna messaggero che ha reso possibile il vaccino anti Covid-19, nel 1951 era stato premiato nel 1951 Max Theiler per avere messo a punto il vaccino contro la febbre gialla. Drew Weissman, 64 anni, , invece, dopo il dottorato all’Università di Boston, nel 1987, ha lavorato nel Beth Israel Deaconess Medical Center della Harvard Medical School e poi nei National Institutes of Health. Dal 1997 Weissman lavora Perelman School of Medicine nell’Università della Pennsylvania.
“Oggi è un grande giorno per la salute, un grande giorno per la scienza e un grande giorno per i vaccini”. Così il presidente dell’Oms Tedros Ghebreyesus ha commentato il Nobel per la medicina che ha premiato la ricerca sui vaccini. “Porgo le mie più sentite congratulazioni alla dottoressa Katalin Kariko e al dottor Drew Weissman, che oggi hanno vinto il premio Nobel per la fisiologia e la medicina, per il loro lavoro nello sviluppo della tecnologia che ha portato ai vaccini mNRA contro il Covid 19”.
Un riconoscimento che sarà di aiuto a smorzare le bugie antiscientifiche anche secondo Olle Kaempe, vicepresidente comitato per il Nobel. “Non so se gli anti vax cambieranno idea, in ogni caso io penso che dare un premio Nobel per i vaccini può convincere le persone che ancora esitano a essere sicuri che sia efficace e senza rischi”. I due ricercatori sono stati premiati in particolare per i loro studi sull’acido ribonucleico Rna applicati ai vaccini per la lotta al Covid-19.