Non buttare l’olio che hai appena usato: con questo sistema lo recuperi del tutto | Una ricetta anti spreco
L’olio esausto domestico non si butta, è un alleato prezioso per creare qualcosa di profumato e utile per la famiglia
L’olio esausto è quello ad esempio avanzato dalle fritture, oppure quello di conservazione degli alimenti, quello del tonno o delle conserve sottolio, ma anche dei grassi raccolti dalla griglia, o residui di frittura sia effettuata con oli vegetali sia realizzata con grassi animali.
Si tratta di uno dei rifiuti domestici più dannosi se smaltito in modo scorretto. Quello che proprio non si fa è versarlo negli scarichi, perché può compromettere il funzionamento delle reti fognarie e danneggiare l’ambiente, contaminando le acque e creando ostacoli all’ossigenazione.
Le stime parlano di circa 290 kt di oli immessi nel mercato ogni anno, di questi circa il 62% proviene dall’uso domestico. In Italia la curva che indica la raccolta differenziata di olio vegetale è generalmente in crescita, ma c’è poca informazione circa la pericolosità di questo particolare rifiuto, se disperso in maniera non corretta nell’ambiente.
In molte città, per strada, sono presenti punti di raccolta specifici per gli oli esausti, situati in scuole, centri commerciali o aree di smaltimento comunali. Un’altra opzione è consegnarlo alle stazioni di servizio che offrono il servizio di raccolta per il recupero e il riciclo.
Come riciclare in modo creativo l’olio esausto in casa
Per ridurre l’impatto ambientale, l’olio esausto può essere anche riutilizzato direttamente in casa per creare prodotti utili. Tra i più comuni troviamo il sapone fai da te, una soluzione ecologica e creativa che permette di trasformare un rifiuto potenzialmente dannoso in un detergente per il bucato. Questo tipo di riciclo rappresenta un esempio virtuoso di economia circolare e di sensibilità ambientale.
La produzione casalinga di sapone richiede pochi ingredienti, tra cui olio esausto, soda caustica e grassi vegetali o animali. Il procedimento, pur semplice, deve essere eseguito con attenzione per garantire la sicurezza durante l’utilizzo di sostanze chimiche come la soda. Troviamo facilmente la soda caustica dal ferramenta o nei negozi di detersivi ben forniti. Mi raccomando: non confondiamola con la soda solvay, cioè il carbonato di sodio.
Consigli di sicurezza per la lavorazione del sapone fatto in casa
Il risultato è un sapone solido, efficace e profumato, perfetto per l’igiene domestica e per ridurre gli sprechi. Per creare il sapone molto comodi sono poi gli stampi di silicone, che non hanno bisogno di rivestimento e si lavano facilmente. Ad ogni modo, ricordiamoci di non utilizzare mai contenitori in alluminio.
Durante la preparazione del sapone, è fondamentale adottare le giuste precauzioni: indossare guanti, occhiali protettivi e mascherine per evitare il contatto con sostanze pericolose. Gli utensili utilizzati devono essere adatti, evitando materiali come l’alluminio, che reagiscono con la soda. Infine, lavorare in un’area ben ventilata e tenere lontani bambini e animali domestici assicura un ambiente sicuro durante tutto il processo.