Per non dimenticare il no al pizzo di Libero Grassi

Su Canale 5 la storia dell’imprenditore ucciso dalla mafia

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Si chiamava Libero, Libero Grassi “Più che un nome, un aggettivo” diceva di sé ironicamente. Ma era più che un nome, era un destino. La drammatica vicenda dell’imprenditore palermitano che per primo ha detto no al pizzo, diventa un film in onda in prima serata su Canale 5 il 14 gennaio. A vestire i panni dell’imprenditore ucciso da un sicario di Cosa Nostra il 29 agosto 1991 Giorgio Tirabassi. “È una grande opportunità, ogni volta che hai a che fare con un personaggio più intelligente dell’interprete è sempre un motivo di accrescimento. E’ stata una persona di una lucidità incredibile, dove il coraggio viene di conseguenza alla logica. E questo lascia a bocca aperta. Qualcuno mi ha chiesto se io avrei il coraggio di Libero Grassi. Io avrei pagato una settimana prima e avrei dato anche qualcosa in più. Io non lo ho questo coraggio sono sincero”. Nei panni della moglie Pina Grassi Michela Cescon. “Nel film si riconosce una famiglia unitissima, loro in questa tragedia, in queste minacce, in questa cosa difficilissima da vivere erano tra virgolette quasi felici. Erano uniti, si volevano bene”. Il film è il primo di quattro del progetto Liberi sognatori incentrato sul racconto di quattro figure emblematiche della cronaca italiana: Libero Grassi, Mario Francese, Emanuela Loi, Renata Fonte, vissuti tra la fine degli anni ’70 e gli anni ’90.